La Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e le Edizioni Minerva inaugurano una significativa partnership per la gestione e la valorizzazione esclusiva, per un decennio, dell’Archivio Fotografico Paolo Ferrari, una raccolta di inestimabile valore che costituisce una delle testimonianze più complete e penetranti della storia bolognese nel secondo Novecento.
Questa iniziativa si inserisce all’interno del più ampio progetto culturale “Genus Bononiae”, un’ambiziosa impresa della Fondazione Carisbo dedicata alla salvaguardia e alla diffusione del patrimonio fotografico locale.
L’accordo di gestione consolida un percorso iniziato con l’acquisizione, l’archiviazione, il restauro e la digitalizzazione del vasto corpus fotografico prodotto da Paolo Ferrari (1934-2021) durante una carriera giornalistica di oltre mezzo secolo.
Considerato un punto di riferimento per la fotografia bolognese, Ferrari, attivo fin dai primi anni Settanta, ha costruito una narrazione visiva caratterizzata da una profonda capacità di osservazione e da un’etica professionale rigorosa.
La sua evoluzione professionale, che lo ha visto inizialmente documentare il mondo del jazz e le dinamiche della criminalità, per poi approdare al giornalismo scritto come corrispondente dell’Associated Press, testimonia una versatilità e una sensibilità uniche.
La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Minerva, che in precedenza ha curato con successo l’Archivio di Walter Breveglieri (1945-1972), offre un’opportunità straordinaria per creare un dialogo tra due raccolte complementari, offrendo al pubblico una visione continuativa e articolata della storia di Bologna, abbracciando un arco temporale che va dagli anni Quaranta fino ai primi anni del Duemila.
L’Archivio Paolo Ferrari, testimonianza di un lavoro costante tra gli anni Settanta e il 2008 circa, si compone di un patrimonio impressionante: un milione di negativi in bianco e nero da 35 mm, circa 400.000 diapositive e negativi a colori, e oltre un milione di immagini digitali.
Questa ricchezza documentaria non si limita alla cronaca locale.
Sebbene l’archivio sia profondamente radicato nella realtà bolognese, esso offre uno spaccato significativo della società italiana e internazionale.
Ferrari ha infatti documentato eventi di rilevanza nazionale e internazionale, ampliando la portata del suo lavoro e fornendo uno sguardo privilegiato su trasformazioni sociali, politiche e culturali.
I temi affrontati spaziano dalla cronaca nera e dalla politica alla cultura, dallo sport alla musica, dalle trasformazioni urbane ai grandi eventi che hanno segnato la vita della città.
La sua opera rappresenta quindi una fonte inesauribile per la ricerca storica, per gli studi antropologici e per la comprensione delle dinamiche sociali e culturali che hanno plasmato l’Italia e il mondo nel corso del secondo Novecento, offrendo una testimonianza visiva di un’epoca in continuo mutamento.
La digitalizzazione e la successiva fruibilità online di questo patrimonio fotografico promettono di rendere accessibile una ricchezza di informazioni e immagini a un pubblico sempre più vasto, consolidando l’importanza dell’archivio come risorsa culturale di primaria rilevanza.






