Un’esibizione di prestigio e una celebrazione nazionale si fondono in un accordo finanziario senza precedenti: la nazionale argentina si appresta a scendere in campo in Angola il 14 novembre, in un’amichevole che segna il cinquantesimo anniversario dell’indipendenza angolana, proclamata l’11 novembre 1975.
L’evento, annunciato ufficialmente dalla Federazione calcistica angolana attraverso i suoi canali digitali, non è semplicemente una partita, ma un momento simbolico per il Paese africano, che commemora la fine del dominio coloniale spagnolo.
Il corrispettivo economico previsto per la partecipazione dell’Argentina, stimato in 12 milioni di euro, riflette la straordinaria importanza dell’incontro e, soprattutto, la presenza garantita di Lionel Messi, l’iconico capitano argentino.
La richiesta, come riferiscono fonti mediatiche africane, è strettamente legata alla presenza del campione, la cui popolarità trascende i confini calcistici e si configura come un potente fattore di attrazione per un pubblico vasto e appassionato.
L’assenza di Messi dalle convocazioni del selezionatore Scaloni per le partite di ottobre suggerisce che la sua partecipazione a questa amichevole rappresenta una scelta ponderata, volta a garantire il suo contributo in un contesto celebrativo di tale rilevanza.
Messi stesso ha recentemente espresso il suo desiderio di competere nella prossima Coppa del Mondo del 2026, pur subordinando questa ambizione a una valutazione attenta delle sue condizioni fisiche nei prossimi mesi.
L’interesse mostrato anche dal Marocco per un’amichevole con l’Argentina, sempre con Messi in formazione, sottolinea l’enorme richiamo che la nazionale argentina esercita a livello globale.
Tuttavia, la richiesta di un compenso di 10 milioni di euro da parte della Federazione calcistica argentina ha determinato il Marocco a rinunciare all’opportunità, evidenziando il valore inestimabile della presenza argentina e, in particolare, di Messi, nel panorama calcistico internazionale.
Questo episodio sottolinea, inoltre, una tendenza crescente nell’organizzazione di partite amichevoli che coinvolgono nazionali di alto livello, dove i diritti d’immagine e le performance dei giocatori costituiscono elementi fondamentali nella definizione dei costi e dei benefici per le federazioni coinvolte.
La partita in Angola si configura dunque come un esempio emblematico di come il calcio, sempre più, si intrecci con dinamiche economiche e di marketing di portata globale.





