sabato 6 Dicembre 2025

Arpex: 25 milioni per rigenerare l’industria piemontese

Un’iniziativa strategica di venticinque milioni di euro, orchestrata da Arpex, leader italiano nello sviluppo di soluzioni fotovoltaiche per il settore commerciale e industriale, segna un punto di svolta per la riqualificazione del patrimonio industriale piemontese.
Il progetto, ben più di una semplice installazione di pannelli solari, si configura come un intervento complesso e multifunzionale mirato alla rigenerazione energetica e ambientale di duecento edifici industriali, molti dei quali gravati dalla presenza di coperture in amianto.
La regione Piemonte, storicamente un motore dell’industria italiana e oggi segnata da processi di deindustrializzazione, è il fulcro di questa ambiziosa operazione.
Interventi mirati sono già in corso o in procinto di avvio nelle province di Torino, Cuneo, Alessandria, Biella, Vercelli e Asti, a testimonianza della portata e della capillarità del programma.

L’approccio adottato è olistico.

La prima fase, avviata nell’autunno del 2025 e protrattasi fino alla primavera del 2026, si concentra su quarantuno immobili, con un investimento iniziale di nove milioni di euro.

Un aspetto cruciale è la rimozione sicura e responsabile dei materiali contenenti amianto, con la prevista eliminazione di circa dodici tonnellate di questo pericoloso materiale.

Questo intervento non è solo una questione di conformità normativa, ma un investimento nella salute pubblica e nella tutela dell’ambiente.

La successiva fase, prevista per il completamento entro la fine del 2026 e che coinvolgerà ulteriori ottanta edifici e circa ventotto tonnellate di amianto con un investimento aggiuntivo di sedici milioni di euro, intensificherà questo impegno verso la sostenibilità.
Parallelamente, saranno realizzati interventi di efficientamento energetico e installazione di impianti fotovoltaici ad alta efficienza su immobili privi di amianto, amplificando ulteriormente l’impatto positivo del programma.
La strategia operativa si basa su un modello innovativo che prevede la cessione del diritto di superficie, consentendo ad Arpex di realizzare gli impianti fotovoltaici senza imporre oneri diretti ai proprietari degli immobili.
Questo modello facilita l’adesione e accelera la realizzazione del progetto, contribuendo a trasformare il paesaggio industriale piemontese.
“Questi interventi rappresentano un esempio tangibile di rigenerazione sostenibile,” sottolinea Antonio Urbano, presidente e amministratore delegato di Arpex.

“Riqualificano edifici industriali obsoleti, generano energia pulita, creano opportunità di lavoro qualificato e contribuiscono a ridare slancio economico ad un’area che ha vissuto trasformazioni significative negli ultimi decenni.
” Il progetto si pone quindi come un motore di sviluppo locale, capace di coniugare la tutela ambientale con la crescita economica e il benessere sociale, offrendo un modello replicabile per altre aree industriali in transizione.

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