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Ascoli Piceno: Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Archivistico

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Un atto di profonda importanza per la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio documentale ascolano è stato siglato con la stipula della convenzione tra il Comune di Ascoli Piceno e la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica delle Marche.
Questo accordo non si configura semplicemente come un atto formale, ma come l’affermazione di una partnership strategica volta a garantire una gestione sinergica e sostenibile del ricco tessuto archivistico locale.
La tutela della memoria documentale trascende la mera conservazione fisica dei materiali: si tratta di un processo complesso che richiede un approccio multidisciplinare, unendo competenze tecniche specialistiche, rigore metodologico e una visione condivisa tra istituzioni pubbliche e comunità locale.
La convenzione sancisce proprio questo connubio, promuovendo un dialogo continuo e una cooperazione attiva per affrontare le sfide poste dalla conservazione e dall’accessibilità degli archivi.

Il Comune di Ascoli Piceno ha dimostrato, attraverso questo percorso, una profonda consapevolezza del valore intrinseco del proprio patrimonio archivistico, riconoscendone il ruolo cruciale nella costruzione dell’identità culturale e nella trasmissione della conoscenza alle generazioni future.
Un’amministrazione attenta, capace di coniugare efficienza amministrativa e visione strategica, che intende gli archivi non come depositi del passato, ma come laboratori attivi di ricerca, didattica e innovazione culturale.
Il contributo del Direttore dell’Archivio di Stato di Ascoli Piceno, Giuseppe dell’Anno, si rivela fondamentale in questo contesto.

La sua guida, coerente con le linee guida della Soprintendenza, ha promosso un dialogo costante tra istituzioni, ricercatori e operatori culturali, favorendo la creazione di un ecosistema virtuoso per la valorizzazione del patrimonio documentale.

Questo impegno si traduce in iniziative concrete volte a rendere gli archivi più accessibili al pubblico, attraverso digitalizzazioni, mostre tematiche e percorsi didattici innovativi.
La convenzione ribadisce, inoltre, la necessità di considerare gli archivi come veri e propri “luoghi della memoria”, depositi non solo di documenti ufficiali, ma anche di storie, testimonianze e tradizioni che costituiscono il tessuto connettivo della comunità.
Proteggere questo patrimonio significa preservare la capacità di comprendere il presente e di proiettarsi verso il futuro, costruendo un ponte tra passato, presente e futuro.

L’accordo rappresenta un impegno a lungo termine, che mira a garantire la continuità delle attività di conservazione, a promuovere la ricerca storica e archivistica, e a sviluppare nuove strategie per rendere il patrimonio documentale ascolano sempre più fruibile e rilevante per la cittadinanza.

Si tratta di un investimento nella memoria collettiva, un atto di responsabilità verso le generazioni future e un segno tangibile dell’impegno di Ascoli Piceno nella salvaguardia del suo identità culturale.

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