Un’attesa lunga quasi un secolo giunge finalmente al suo epilogo: l’Autostrada Asti-Cuneo, arteria vitale per il Piemonte e cruciale per la rete infrastrutturale nazionale, è interamente percorribile.
L’annuncio, carico di significato, è stato rilasciato dal Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, in una breve cerimonia sul viadotto Tanaro, simbolo tangibile di un’opera che ha segnato profondamente la storia e le aspettative delle comunità locali.
La data di apertura definitiva al traffico, fissata per il 30 dicembre, sancisce la conclusione di un percorso tortuoso, costellato di ritardi, revisioni progettuali e sfide tecniche di notevole complessità.
Il completamento dell’autostrada rappresenta non solo un traguardo infrastrutturale, ma anche la testimonianza di una volontà politica e di un impegno costante per superare ostacoli apparentemente insormontabili.
Il progetto, concepito originariamente negli anni ’80 come parte integrante di un più ampio piano di sviluppo del Piemonte occidentale, si è rivelato un’impresa ardua.
La conformazione geologica del territorio, caratterizzata da valli profonde, rilievi montuosi e la presenza di corsi d’acqua importanti come il Tanaro, ha imposto soluzioni ingegneristiche innovative e ha comportato la realizzazione di opere d’arte fisse particolarmente complesse, tra cui gallerie, viadotti e ponti ad arco.
La lunga gestazione dell’opera, estesa per ben 34 anni, è stata segnata da diverse fasi di stallo e riavvio dei cantieri, a causa di vincoli ambientali, contenziosi legali e difficoltà finanziarie.
Le comunità locali, nel frattempo, avevano coltivato l’auspicio di una maggiore fluidità dei trasporti, di un impulso economico per le aree marginali e di una migliore accessibilità ai servizi.
Il tratto appena completato, un anello fondamentale per la connettività regionale, sarà inizialmente percorribile su un’unica corsia per senso di marcia, in attesa del completamento degli ultimi interventi, previsti per aprile.
Questa temporanea limitazione, voluta per garantire la massima sicurezza durante la fase di messa a punto, sarà compensata dall’assenza di pedaggi fino al completamento dei lavori, un gesto di riconoscimento verso i cittadini che hanno pazientemente atteso questo momento.
L’Autostrada Asti-Cuneo non è semplicemente una strada; è un investimento nel futuro del Piemonte, un catalizzatore per lo sviluppo economico e sociale, un simbolo tangibile della capacità di superare le difficoltà e di realizzare grandi opere per il bene comune.
Rappresenta un tassello fondamentale per la creazione di una rete infrastrutturale più efficiente e sostenibile, in grado di connettere i territori e di promuovere la crescita del Paese.







