venerdì 26 Settembre 2025
21.8 C
Ancona

Bari, sfilata di trattori: Agricoltori in mobilitazione per il grano italiano.

Un fiume di trattori ha inondato il Lungomare di Pane e Pomodoro a Bari, segnando l’apice di una mobilitazione agricola di portata nazionale.

Migliaia di agricoltori, provenienti da sei regioni del Sud Italia, hanno dato vita a un corteo solenne, un grido d’allarme che risuona contro l’inarrestabile flusso di importazioni estere, responsabile del crollo verticale dei prezzi del grano italiano.

La protesta, un’eco delle difficoltà che affliggono l’intera filiera cerealicola, non è solo una manifestazione di dissenso, ma una difesa appassionata dell’identità agricola e della sostenibilità del territorio.

Prima dell’inizio del corteo, una delegazione composta dal presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo, dal direttore Pietro Piccioni e da altri esponenti di vertice regionale, ha presentato alla Prefettura, in un atto formale e significativo, un documento dettagliato che articola le istanze della categoria.
L’incontro con il prefetto Francesco Russo ha rappresentato un tentativo di instaurare un dialogo costruttivo con le istituzioni, ponendo l’attenzione sulle criticità del settore e sollecitando interventi mirati.
Il corteo, un serpente metallico di trattori che avanzava lentamente, si è snodato lungo il lungomare Nazario Sauro, diretto verso la sede della Presidenza della Regione Puglia.
La scelta del percorso non è casuale: simboleggia il desiderio di raggiungere direttamente il cuore del potere decisionale, per portare a conoscenza dei vertici regionali le preoccupazioni e le speranze degli agricoltori.

Un elemento di particolare rilevanza è stato il collegamento in videoconferenza con il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e con il Presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini.
Questo ponte virtuale ha permesso di amplificare la voce degli agricoltori, proiettando la protesta a livello nazionale e coinvolgendo figure chiave del governo e delle associazioni di categoria.
I cartelli branditi dai manifestanti, un mosaico di messaggi urgenti e sentiti, hanno riassunto le ragioni della protesta: “Salviamo il grano italiano”, un appello alla salvaguardia di un patrimonio agricolo millenario; “Senza agricoltori non c’è cibo”, un monito sulla cruciale importanza del settore primario per la sicurezza alimentare del Paese; “Sos grano italiano in difesa del reddito degli agricoltori e della filiera”, un grido d’aiuto per proteggere il sostentamento delle famiglie agricole e la vitalità dell’intera filiera cerealicola.

La protesta non è solo una questione economica, ma una battaglia per la sopravvivenza di un modello agricolo sostenibile e per la tutela del territorio.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -