Bilancio 2026-2028: Rinvio in Arrivo o Discussione Immediata?

La discussione sul Bilancio di Previsione 2026-2028 si preannuncia un nodo cruciale per l’amministrazione comunale, con il sindaco Libero Farinelli di fronte a una scelta strategica: perseverare nel calendario predefinito, affrontando la questione durante il Consiglio già convocato per il 29 dicembre, oppure accogliere l’istanza dell’opposizione e rimandare l’esame del documento.
La richiesta di differimento, formalizzata dal gruppo consiliare guidato da Claudio Relino, emerge da una più ampia riflessione sulla necessità di garantire una decisione informata e ponderata in un contesto normativo in evoluzione.

La decisione di posticipare la discussione si radica in un cambiamento significativo apportato a livello nazionale.
Il termine ultimo per l’approvazione dei bilanci degli enti locali è stato esteso fino al 28 febbraio 2026, una mossa resa possibile dalla Conferenza Stato-Città e Autonomie Locali, che ha espresso un parere favorevole al differimento, riconoscendo le incertezze normative e finanziarie che gravano sulle finanze pubbliche.
L’atto ufficiale, un decreto ministeriale, è in procinto di essere pubblicato, sancendo formalmente la proroga.
L’opposizione argomenta che questo lasso di tempo aggiuntivo rappresenta un’opportunità irrinunciabile.

L’amministrazione comunale, beneficiando di un orizzonte temporale più ampio, potrà acquisire dati e valutazioni fondamentali prima di approvare un bilancio di tale rilevanza.
In particolare, si attende l’esito della delibera del CIPESS (Commissione Intercentrale per gli Enti Locali), che definirà l’assegnazione delle compensazioni annuali e le modalità d’utilizzo delle risorse comunali.
Parallelamente, si monitora con attenzione l’udienza fissata per il 28 gennaio presso la Corte di Cassazione, relativa alla questione delle misure compensative territoriali, un capitolo che inciderà significativamente sulle finanze locali.

L’importanza di questa riflessione trascende la mera conformità a scadenze procedurali.

Il bilancio di previsione non è un atto amministrativo privo di conseguenze, bensì uno strumento operativo che plasma le scelte strategiche del Comune e impatta direttamente sulla qualità dei servizi offerti alla cittadinanza.
Approvare un documento di tale portata con informazioni parziali o in un contesto normativo ancora in divenire, esporrebbe l’amministrazione al rischio di decisioni affrettate, potenzialmente da rivedere nel breve termine, con conseguenti ripercussioni sull’efficienza amministrativa e sulla fiducia dei cittadini.

L’istanza di rinvio, quindi, si configura come un atto responsabile volto a garantire una governance più trasparente e orientata al benessere della comunità.

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