Nel cuore pulsante della zona orientale di Napoli, un’ordinaria attività di controllo del territorio condotta dai Carabinieri del nucleo operativo della Compagnia Napoli Poggioreale si trasforma in un’azione mirata.
L’attenzione dei militari è stata catturata da un veicolo la cui condotta solleva sospetti, un’anomalia nel flusso del traffico cittadino.
L’auto, guidata da un uomo di 41 anni, si muove con lentezza, quasi sondando l’ambiente circostante, come se fosse alla ricerca di un contatto, un luogo, un complice.
L’agguerrito team dei Carabinieri, operando con la prudenza e la perizia che contraddistinguono le unità civetta, avvia un inseguimento discreto, mantenendo una distanza di sicurezza e monitorando attentamente ogni movimento.
L’autista, improvvisamente, incrementa la velocità, abbandonando il quartiere in un gesto che conferma i sospetti dei militari.
La decisione è immediata: l’auto viene seguita fino a Casoria, dove l’uomo, convinto di aver seminato gli inseguitori, si dirige verso la sua abitazione.
L’arresto è lampo, un blitz impeccabile che sorprende il presunto trafficante.
La perquisizione domiciliare, autorizzata dall’Autorità Giudiziaria, rivela un quadro inquietante.
Nello scantinato, trasformato in una rudimentale base operativa, i Carabinieri rinvenivano una quantità significativa di hashish, suddivisa in otto panetti per un peso totale di 820 grammi.
La sostanza stupefacente era pronta per essere immessa sul mercato, testimonianza di un’attività illecita organizzata.
Oltre alla droga, la perquisizione svela l’attrezzatura tipica di un traffico di stupefacenti: materiale di confezionamento, probabilmente utilizzato per dividere la droga in dosi vendibili, e un bilancino di precisione, essenziale per la pesatura accurata e la successiva commercializzazione.
Un elemento significativo è il rinvenimento di 1.050 euro, occultati in un comodino della camera da letto, denaro presumibilmente derivante dalla vendita di stupefacente e sequestrato come provento di reato.
L’uomo, colto in flagranza di reato, viene arrestato e tradotto in custodia cautelare presso il carcere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Le accuse sono di detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio, un reato grave che comporta pene severe.
L’operazione dei Carabinieri rappresenta un significativo contributo alla lotta contro il traffico di droga e alla salvaguardia della sicurezza dei cittadini, disarticolando una cellula dedita all’attività illecita e recuperando ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti.