Nel segno di una Giornata Internazionale dedicata alla disabilità, un evento di profondo significato ha illuminato l’Istituto Giannina Gaslini: la visita dell’etoile Roberto Bolle, un gesto che trascende il semplice incontro, configurandosi come un ponte tra l’eccellenza artistica e la resilienza umana.
Accolto con commozione e attesa dall’amministrazione, rappresentata dalla direttrice amministrativa Isabella Lanzone e dal direttore scientifico Angelo Ravelli, Bolle ha condiviso un momento di scambio prezioso con i piccoli pazienti, le loro famiglie e il personale medico e infermieristico.
Accompagnato da alcune ballerine del Corpo di Ballo del Caravaggio, partecipe dello spettacolo di Mauro Bigonzetti in scena al Teatro Carlo Felice, l’etoile si è aperto in un racconto intimo, tracciando il percorso che lo ha portato dalla sua infanzia alla consacrazione artistica.
Un racconto costellato di passione, impegno e, inevitabilmente, di sfide.
Ha affrontato con trasparenza anche il capitolo dell’infortunio, un momento critico che lo ha temporaneamente confinato in ospedale e che, per un attimo, ha generato il timore di una carriera interrotta.
Questa esperienza personale ha fornito a Bolle una prospettiva unica sulla condizione di chi lotta contro la disabilità, alimentando il desiderio di dimostrare come l’arte, e in particolare la danza, possano fungere da potente catalizzatore di speranza e di crescita personale.
Ha evidenziato come i principi fondamentali della danza – disciplina, dedizione, ricerca costante del miglioramento – possano essere applicati a qualsiasi ambito della vita, offrendo strumenti concreti per affrontare le avversità e per ricostruire la fiducia in sé stessi.
“Non arrendersi mai”, è stato il messaggio centrale, un invito a superare i limiti autoimposti e a guardare oltre le barriere fisiche e mentali.
La danza, per lui, non è solo espressione artistica, ma un linguaggio universale capace di comunicare emozioni, di rafforzare il corpo e di elevare lo spirito.
La visita si è poi spostata nella piattaforma Neuro-Gastro dell’Istituto, un ambiente dedicato alla cura di pazienti con patologie complesse.
Qui, Bolle e le sue ballerine hanno offerto un’esibizione spontanea e toccante, una piccola finestra di bellezza e serenità per i bambini e le loro famiglie.
Questo gesto, che va ben oltre il semplice intrattenimento, è parte integrante della missione della Fondazione Roberto Bolle, che si impegna a portare l’arte e i suoi valori in luoghi dove il bisogno è maggiore, creando opportunità di crescita e di ispirazione per tutti.
L’iniziativa rappresenta un esempio concreto di come l’eccellenza artistica possa diventare uno strumento di inclusione sociale e di benessere emotivo, contribuendo a costruire un futuro più equo e accessibile per le persone con disabilità.






