Un terremoto al Dall’Ara.
Il Bologna, spinto da un pubblico fervoroso, infligge al Napoli, fino a quel momento dominatore incontrastato della Serie A, una sconfitta bruciante per 2-0, segnando un punto di svolta inatteso nel campionato.
La partita, che si è conclusa con un risultato così netto, ha rivelato crepe in una squadra partenopea apparsa vulnerabile e incapace di reagire alla tenace pressione rossoblu.
Il match si è aperto con un evento imprevisto: l’infortunio di Skorupski costringe l’esordiente Pessina, un giovanissimo portiere di soli 17 anni, a fare il suo debutto assoluto in Serie A.
Una circostanza certamente inaspettata che, pur alimentando il dramma della partita, non ha intaccato la determinazione del Bologna.
L’interpretazione tattica di Motta, con un pressing asfissiante e una capacità di sfruttare gli spazi lasciati liberi, ha disorientato il Napoli di Conte, che si è ritrovato a lottare contro un avversario in grande forma fisica e mentale.
Dallinga e Lucumi, con una precisione chirurgica, hanno siglato le reti decisive nel secondo tempo, punendo gli errori difensivi azzurri e consolidando il vantaggio emiliano.
Il risultato pone il Bologna in una posizione di classifica più che confortevole, avvicinandosi pericolosamente alle altre squadre in lotta per le zone europee e alimentando le speranze di un’annata ricca di soddisfazioni.
Contemporaneamente, a Marassi, l’altra partita delle 15 ha offerto uno spettacolo meno eclatante, ma ugualmente significativo per le dinamiche di fondo del campionato.
Genoa e Fiorentina, entrambe in cerca di risposte e punti salvezza, si sono affrontate in un match intenso, conclusosi con un pareggio per 2-2.
Ostigard e Colombo, con una doppietta, hanno provvisoriamente portato in vantaggio il Genoa, mentre Gudmunsson, trasformando un rigore, e Piccoli hanno temporaneamente riportato la Fiorentina in parità.
Il risultato, pur alleviando momentaneamente la pressione sulle rispettive panchine, non risolve i problemi di fondo di due squadre ancora profondamente incerte sulla propria identità e sulle proprie possibilità di raggiungere la salvezza.






