Quartu Sant’Elena registra un’impennata significativa del turismo nel 2025, segnando un cambiamento di paradigma rispetto alle performance del 2024.
I dati preliminari, aggiornati all’11 novembre, rivelano un aumento degli arrivi superiore a dodicimila unità, attestandosi a 72.237, un incremento del 20% rispetto alle 60.281 dell’anno precedente.
Parallelamente, le presenze turistiche hanno raggiunto quota 307.337, con un’espansione del 25% rispetto alle 244.830 del 2024, un dato che sottolinea una maggiore durata media dei soggiorni e un incremento dell’attrattiva territoriale.
Questo dinamismo si riflette anche nell’evoluzione del sistema ricettivo, con un aumento dei posti letto che si avvicina alle nove mila unità, un segnale di un’offerta turistica in continua evoluzione e adattamento alle nuove esigenze del mercato.
L’assessore al turismo, Tore Sanna, attribuisce questa crescita a una combinazione di fattori, tra cui il ricco calendario di eventi culturali e sportivi che hanno animato il territorio, ampliando l’appeal di Quartu Sant’Elena a un pubblico più vasto e diversificato.
L’introduzione dell’imposta di soggiorno, operativa dal 1 giugno, rappresenta un elemento strategico per la sostenibilità economica del settore, con i ricavi destinati interamente a investimenti mirati alla valorizzazione dell’offerta turistica e al miglioramento delle infrastrutture.
La decisione di anticipare l’apertura della stagione turistica al 1 marzo dell’anno successivo dimostra l’impegno dell’amministrazione a massimizzare il periodo di attività e a ottimizzare i flussi turistici.
Un elemento cruciale per la futura crescita è la creazione di un marchio distintivo per Quartu, attualmente assente, che fungerà da veicolo per la comunicazione e la promozione del territorio.
Parallelamente, si sta lavorando all’istituzione di un Ufficio di Destinazione, un organismo dedicato alla promozione centralizzata delle iniziative turistiche, in stretta collaborazione con le associazioni locali e gli operatori del settore.
L’amministrazione guarda con attenzione alla sostenibilità e alla responsabilità sociale, promuovendo l’adesione delle strutture ricettive alla Carta Europea del Turismo Sostenibile e alla Carta Etica contro le discriminazioni.
Riconoscendo il valore del patrimonio rurale, si intende rafforzare il rapporto con il Distretto Rurale Sant’Isidoro, integrando le sue peculiarità nell’offerta turistica complessiva, creando un’esperienza più autentica e legata al territorio.
Questo approccio mira a diversificare l’offerta, riducendo la dipendenza da forme di turismo di massa e puntando su un turismo esperienziale e di qualità, capace di generare benefici economici e sociali duraturi per la comunità.







