Giovedì 16 novembre, il Brennero sarà teatro di un evento simbolico e concreto: la cerimonia di abbattimento del diaframma transfrontaliero, che segna un passo decisivo nell’avanzamento dei lavori della Galleria di Base del Brennero.
La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, affiancata da una delegazione di alto livello composta dal Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, presiederà la cerimonia, che si terrà alle 13:30 presso il Plessi Museum.
La presenza della Presidente Meloni, insieme a rappresentanti dei governi austriaco (il Cancelliere Christian Stocker e il Ministro dei Trasporti Peter Hanke) e dell’Unione Europea (il Commissario per i Trasporti Apostolos Tzitzikostas), sottolinea l’importanza strategica del progetto per l’integrazione europea e lo sviluppo sostenibile delle regioni alpine.
Altre figure chiave del progetto, come Gilberto Cardola e Martin Gradnitzer, membri del Consiglio di Gestione di BBT SE, e i governatori Arno Kompatscher (Bolzano), Maurizio Fugatti (Trento) e Anton Mattle (Tirolo), saranno presenti per celebrare questo momento cruciale.
Anche rappresentanti di Ferrovie dello Stato Italiane (FS-RFI) e ÖBB, le principali società ferroviarie coinvolte, saranno presenti.
La Galleria di Base del Brennero, una volta completata, non sarà semplicemente un tunnel ferroviario.
Rappresenta un elemento cardine del Corridoio Alpine-Baltic, una vera e propria arteria di collegamento che ridurrà significativamente i tempi di percorrenza tra Monaco di Baviera e Verona, rafforzando l’integrazione economica e sociale tra l’Austria e l’Italia.
La sua estensione di 55 chilometri, che si snoda tra Innsbruck e Fortezza, supererà le barriere naturali delle Alpi, consentendo un trasporto ferroviario più efficiente e rispettoso dell’ambiente.
L’abbattimento del diaframma non è solo un atto tecnico, ma un momento di rottura con il passato, un simbolo di collaborazione transfrontaliera e di visione futura.
Questo progetto, nato dalla necessità di superare le limitazioni infrastrutturali che per decenni hanno frenato lo sviluppo alpino, è un esempio di come l’ingegneria e la politica possano convergere per realizzare opere di portata europea, capaci di migliorare la qualità della vita dei cittadini e di promuovere la sostenibilità del territorio.
Il Brennero, crocevia di culture e di interessi, diventa così protagonista di un futuro più connesso e prospero.