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venerdì 24 Ottobre 2025

Bruzzano in lutto: corteo per Luciana Ronchi, vittima di violenza.

Un’onda di commozione ha investito Bruzzano, frazione periferica di Milano, in una giornata segnata dal lutto e dalla rabbia.
Centinaia di persone hanno partecipato a un corteo silenzioso, un tributo a Luciana Ronchi, la donna di 62 anni barbaramente assassinata a coltellate dall’ex compagno, in una spirale di violenza che ha spezzato la sua esistenza.

Il corteo, un fiume umano che scorreva lungo la via del dramma, era guidato da coloro che condividevano con la vittima un legame profondo: i membri della società cooperativa ‘Abitare’, portatori di uno striscione che ne esprimeva il dolore, un inno alla sua memoria.

La presenza di persone comuni, vicini di casa, amici e conoscenti era commovente, un tessuto sociale lacerato dalla tragedia.

Ma al dolore personale si è affiancato un sentire collettivo, testimoniato dalla partecipazione di figure istituzionali.
Assessori e consiglieri comunali, eletti per rappresentare la comunità, hanno marciato al fianco dei cittadini, condividendo il cordoglio e manifestando una condanna esplicita verso la violenza di genere.

Il Sindaco Beppe Sala, figura apicale dell’amministrazione milanese, ha partecipato all’evento, sottolineando l’importanza di una risposta unitaria e incisiva per contrastare un fenomeno che affligge la società.
Oltre ai rappresentanti politici, il corteo ha visto la partecipazione di delegazioni di associazioni e sindacati, che hanno voluto esprimere solidarietà alla famiglia della vittima e rinnovare il proprio impegno nella difesa dei diritti delle donne e nella promozione di una cultura del rispetto e della parità.
La loro presenza ha amplificato il messaggio di denuncia e ha sottolineato la necessità di interventi mirati per prevenire la violenza domestica e tutelare le vittime.

L’evento non è stato solo un momento di lutto e commemorazione, ma anche un’occasione per riflettere sulle radici profonde della violenza di genere, sulle fragilità individuali e collettive che la alimentano e sulla necessità di un cambio culturale radicale.
La memoria di Luciana Ronchi, così come il dolore dei suoi cari e di tutta la comunità, diventi un monito costante, uno stimolo all’azione per costruire una società più giusta, sicura e rispettosa dei diritti di tutte le donne.
Il silenzio del corteo, interrotto solo dal passo dei partecipanti, era carico di un grido interiore, un appello alla responsabilità e alla consapevolezza che mai più una storia simile si ripetesse.

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