L’avvio di un’innovativa sperimentazione, che coinvolge Lombardia, Liguria e Veneto, inaugura una fase inedita nella gestione del buono celiachia in Italia.
Si tratta di un progetto di portata storica che abbatte le barriere territoriali, consentendo ai pazienti affetti da celiachia di fruire del proprio budget destinato all’acquisto di alimenti senza glutine anche al di fuori della regione di residenza.
Questo progresso, fortemente voluto e promosso dal consigliere regionale Emanuele Monti, presidente della Commissione Welfare lombarda, segna una svolta significativa per la semplificazione dei servizi sanitari regionali e un concreto passo avanti nella tutela dei diritti dei pazienti.
La Lombardia si pone così all’avanguardia nazionale, consolidando il proprio ruolo di regione pioniera nell’implementazione di soluzioni innovative per l’assistenza ai celiaci.
Questo sistema di mobilità interregionale, lungamente atteso, rappresenta una risposta tangibile alle difficoltà che per anni hanno limitato la libertà e l’autonomia di migliaia di persone.
Il progetto si radica nell’evoluzione del sistema digitale “Celiachi@RL”, una piattaforma che ha permesso di tracciare e gestire in modo efficiente i buoni celiachia.
Il risultato ottenuto si configura come la concretizzazione di una legge regionale dedicata alla celiachia, che ha saputo trasformare un’esigenza sentita in un servizio accessibile e universale.
“Questo è un risultato di fondamentale importanza” sottolinea Monti, “perché dimostra che una legge regionale può avere un impatto reale e misurabile sulla vita delle persone, andando oltre la mera formulazione di intenti.
” L’estensione della validità del buono celiachia alle regioni Lombardia, Liguria e Veneto rappresenta un primato nazionale, un esempio di collaborazione interregionale volto a garantire pari diritti e opportunità ai pazienti.
Si tratta di un diritto fondamentale, riconosce Monti, che restituisce dignità, autonomia e semplicità a chi convive quotidianamente con una patologia cronica.
La possibilità di viaggiare, lavorare o studiare senza la costante preoccupazione di reperire alimenti adatti rappresenta un passo significativo verso una maggiore inclusione sociale.
La Lombardia, con questa iniziativa, non solo risolve un problema concreto per i propri cittadini, ma indica una strada da seguire a livello nazionale, auspicando un’estensione generalizzata di questo modello di assistenza.
La sperimentazione, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2026, permetterà ai celiaci residenti nelle tre regioni coinvolte di acquistare prodotti senza glutine presso farmacie, negozi specializzati e punti vendita della grande distribuzione convenzionati, indipendentemente dalla propria residenza, senza oneri aggiuntivi per le casse regionali.
Il successo di questa iniziativa si basa su un approccio integrato, che combina innovazione tecnologica, collaborazione interregionale e un forte impegno politico nella tutela dei diritti dei pazienti celiaci, aprendo nuove prospettive per una gestione più equa e accessibile dei servizi sanitari in Italia.




