mercoledì 13 Agosto 2025
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Calabria, Intossicazione da Botulino: Morto Turista, Indagine Aperta

Una grave emergenza sanitaria ha colpito la Calabria, scatenando un’indagine complessa e urgente da parte della Procura della Repubblica di Paola.
L’epicentro della crisi è legato a un focolaio di intossicazione da botulino che ha avuto conseguenze drammatiche, culminate nella perdita di una vita e nel ricovero di nove persone in condizioni serie.

La vittima, Luigi di Sarno, un turista napoletano di 52 anni, è deceduto durante il trasferimento in Campania dopo aver manifestato i primi sintomi a seguito del consumo di un panino acquistato presso un food truck a Diamante.
La Procura, guidata dal magistrato Domenico Fiordalisi, ha immediatamente avviato un’inchiesta che abbraccia diverse ipotesi di reato, tra cui “morte come conseguenza di altro reato” e “commercializzazione di sostanze nocive”.
L’indagine si concentra sulla filiera produttiva e distributiva del prodotto incriminato, presumibilmente broccoli, con il sequestro disposto su tutto il territorio nazionale per tracciare l’eventuale estensione della contaminazione.
I Carabinieri del NAS stanno procedendo con sopralluoghi e verifiche approfondite per accertare se altre confezioni siano state interessate e per ricostruire il percorso del prodotto, dalla produzione alla vendita al consumatore.
Parallelamente, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza sta conducendo analisi di laboratorio sui campioni prelevati all’interno del food truck sequestrato, cercando di identificare la fonte della contaminazione da *Clostridium botulinum*, il batterio responsabile della produzione della tossina botulinica.
L’autopsia sul corpo di di Sarno, eseguita presso l’ospedale di Lagonegro, mira a confermare la causa del decesso e a raccogliere ulteriori elementi utili all’indagine.
La gravità della situazione è amplificata dalla natura insidiosa dell’intossicazione botulinica.

I sintomi, che possono manifestarsi anche a distanza di 72 ore dall’ingestione del prodotto contaminato, rendono difficile escludere la comparsa di ulteriori casi, mantenendo alta l’allerta tra le autorità sanitarie.

Attualmente, nove persone sono ricoverate a Cosenza: sette in terapia intensiva, un minore in pediatria e un adulto al pronto soccorso, tutti sotto stretto controllo medico.

A cinque pazienti è stata somministrata la siero antitossina botulinica, giunta in urgenza da Taranto e Roma, con ulteriori scorte riservate per eventuali necessità future.

L’evento solleva interrogativi cruciali sulla sicurezza alimentare, la responsabilità dei controlli lungo la filiera e l’efficacia dei protocolli di prevenzione e risposta alle emergenze sanitarie.
L’inchiesta si preannuncia complessa, richiedendo una collaborazione multidisciplinare tra forze dell’ordine, magistratura, autorità sanitarie e esperti del settore per ricostruire l’accaduto, individuare i responsabili e garantire la tutela della salute pubblica.

La vicenda sottolinea l’importanza di una vigilanza costante e di un sistema di controllo rigoroso per prevenire rischi per la sicurezza alimentare e tutelare i consumatori.

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