martedì 30 Settembre 2025
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Carabinieri in Trentino: sicurezza, comunità e un nuovo approccio

L’assunzione di responsabilità del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Trento, Andrea Pezzillo, rappresenta un’occasione per riaffermare il ruolo cruciale dell’Arma all’interno del tessuto sociale trentino.
Il suo arrivo, a seguito del precedente Comando del Colonnello Ederle, non è semplicemente un cambio di persona, ma un’opportunità per riflettere sulla missione dell’istituzione e su come essa si traduca in azioni concrete a beneficio della comunità.
L’impegno dichiarato dal Comandante Pezzillo va ben oltre la semplice presenza sul territorio.
Si tratta di un’integrazione attiva, un avvicinamento proattivo al cittadino, interpretando il suo ruolo non come un’autorità distante, ma come un partner nella costruzione di un ambiente più sicuro e vivibile.

Questo approccio si articola in un ventaglio di attività che spaziano dalla protezione dei soggetti vulnerabili, spesso vittime di dinamiche di marginalizzazione e difficoltà, alla lotta contro le organizzazioni criminali strutturate, capaci di minare la legalità e lo sviluppo economico.

La lotta alla microcriminalità, spesso sottovalutata, assume un’importanza strategica per il recupero del senso di sicurezza percepito dai cittadini, elemento fondamentale per la coesione sociale e la fiducia nelle istituzioni.
Intervenire su piccoli reati, ripristinare un clima di rispetto delle regole, significa prevenire l’escalation della criminalità e rafforzare il tessuto connettivo della comunità.

L’esperienza professionale del Comandante Pezzillo, maturata in contesti urbanistici e sociali diversificati come Corleone, Milano e Perugia, e più recentemente al Reparto Operativo di Firenze, gli conferisce una prospettiva ampia e una profonda consapevolezza delle sfide che l’Arma deve affrontare.
Nonostante le peculiarità del contesto trentino, il Comandante sottolinea l’importanza di una metodologia di lavoro condivisa, improntata alla collaborazione sinergica.

Questa visione implica una stretta collaborazione con le altre forze dell’ordine, gli enti locali, le associazioni di volontariato e, soprattutto, con i cittadini stessi.

La sicurezza, infatti, non è un bene che può essere imposto dall’alto, ma un risultato che si ottiene attraverso un’azione collettiva, in cui ogni componente della società partecipa attivamente alla creazione di un ambiente più sicuro e prospero.

Il Comando Provinciale dei Carabinieri si pone quindi come catalizzatore di questo processo, promuovendo la partecipazione civica e rafforzando il legame tra istituzioni e comunità.

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