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Carnago, profanato il presepe: atto vandalico e indignazione.

Un atto di profana profanazione ha colpito il cuore della comunità di Carnago, Varese, scuotendo l’atmosfera natalizia e sollevando interrogativi profondi sul degrado dei valori civici.

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Un gruppo di giovani, in un gesto di sconsideratezza e mancanza di rispetto, ha vandalizzato il presepe allestito nella piazza centrale, posizionando una bottiglia di gin nella mangiatoia, simbolo sacro della nascita di Gesù.
L’atto, amplificato dalla loro stessa arroganza, è stato immortalato e condiviso sui social media, con immagini che mostrano i responsabili in pose provocatorie, a testimonianza di una sfida apertamente rivolta alla collettività.

L’episodio, prontamente riportato dalla pagina Facebook “Vivere Carnago e Rovate”, gestita dall’amministrazione locale, ha immediatamente innescato un’ondata di sconcerto e indignazione.
La lista civica, nel suo appello alla collaborazione per l’identificazione dei responsabili, ha definito i giovani “ignoranti”, un termine che la sindaca Barbara Carabelli ha poi precisato, intendendo non tanto una mancanza di conoscenza accademica, quanto una profonda ignoranza delle norme fondamentali del vivere civile, del rispetto per il patrimonio culturale e del senso di appartenenza a una comunità.

L’atto vandalico non è solo un gesto di distruzione materiale, ma una ferita profonda al lavoro e alla dedizione di numerosi volontari che, con passione e impegno, hanno dedicato tempo e risorse per creare un’opera di bellezza e di spiritualità, destinata a rallegrare e unire l’intera comunità.

La condivisione sui social media, con tanto di foto di gruppo e gesti irriverenti, ha, paradossalmente, fornito elementi utili per la loro identificazione, dimostrando una sconcertante mancanza di consapevolezza delle conseguenze delle proprie azioni.

La sindaca Carabelli, pur esprimendo la speranza in un intervento costruttivo da parte dei genitori dei responsabili, ha sottolineato l’impegno dell’amministrazione nell’avviare gli accertamenti necessari per accertare le loro responsabilità.

L’episodio si inserisce in un quadro più ampio di atti vandalici che hanno recentemente colpito Carnago, come il taglio dei fili di corrente che aveva preceduto l’accensione dell’albero di Natale, segnalando una tendenza preoccupante che richiede un’azione concertata da parte di istituzioni, famiglie e società civile.

La comunità è chiamata a ergersi a baluardo contro tali comportamenti, promuovendo attivamente l’educazione al rispetto, alla legalità e alla responsabilità, per ricostruire un tessuto sociale più coeso e consapevole, in cui il senso di appartenenza prevalga sull’arroganza e l’istinto distruttivo.

L’identificazione dei responsabili è un passo necessario, ma non sufficiente: è fondamentale promuovere un cambiamento culturale profondo, che riporti al centro i valori fondamentali della convivenza civile e della tutela del patrimonio comune.

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