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giovedì 20 Novembre 2025

Catturato a Tirana: Estrazione imminente per omicida latitante

Dopo un’incalzante ricerca durata oltre due decenni, si è concretizzata l’esecuzione di Kamer Duhanxhiu, cittadino albanese di 44 anni, condannato in via definitiva a trent’anni di reclusione per un duplice omicidio e un tentato omicidio perpetrati ad Asti nel lontano 1999.
L’uomo si trova ora in custodia cautelare in una prigione di Tirana, in attesa del processo di estradizione verso l’Italia, un percorso tortuoso reso complesso dalla sua fuga e dalla successiva latitanza transcontinentale.

La vicenda, che rappresenta un caso emblematico di cooperazione internazionale nella lotta alla criminalità, ha visto il coinvolgimento di diverse forze dell’ordine e agenzie governative a livello globale.
L’operazione, meticolosamente orchestrata sotto la direzione della Procura di Asti, ha richiesto un’intensa attività di intelligence e un coordinamento impeccabile tra le autorità italiane e statunitensi, oltre alla collaborazione cruciale delle forze di polizia albanesi.
Il percorso di Duhanxhiu, dopo la commissione dei crimini ad Asti, lo ha condotto negli Stati Uniti, dove ha cercato di ricostruire una nuova identità sotto copertura, vivendo in condizioni irregolari.
La sua individuazione, grazie a una combinazione di sofisticate tecniche investigative e alla condivisione di informazioni tra le agenzie investigative, ha rappresentato una svolta decisiva.
L’Hsi (Homeland Security Investigations) statunitense, in stretta sinergia con l’Us Diplomatic Service e l’Interpol, ha giocato un ruolo chiave nell’operazione di localizzazione e nel conseguente rimpatrio dell’indagato in Albania.
L’arresto, eseguito dalla polizia albanese al momento del suo arrivo in aereo nel paese, testimonia la determinazione delle autorità statunitensi nel garantire l’applicazione della legge a livello internazionale e la volontà dell’Albania di cooperare attivamente con i partner internazionali nella lotta contro la criminalità transnazionale.
Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Asti e la Squadra Mobile hanno supportato l’operazione fornendo informazioni cruciali e coordinando le attività con le autorità straniere.
Questo caso non solo sottolinea l’importanza della perseveranza nella ricerca di responsabili di gravi crimini, ma anche l’efficacia della cooperazione transnazionale come strumento fondamentale per contrastare la criminalità organizzata che opera al di là dei confini nazionali, rappresentando un segnale forte in termini di sicurezza e giustizia per la comunità internazionale.

L’attesa dell’estradizione segna ora un momento cruciale, preludio al completamento del percorso giudiziario e all’applicazione della sentenza emessa in Italia.

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