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lunedì 17 Novembre 2025

Chieti Calcio: Crisi, Dignità e un Grido di Aiuto

La Crisi del Chieti Calcio: Un Grido di Dignità tra Campo e Vita QuotidianaLa stagione del Chieti Calcio, attualmente impegnato nel girone D di Serie D, è offuscata da una crescente e complessa crisi, che trascende la mera performance sportiva e si radica in problematiche economiche e gestionali che mettono a dura prova l’equilibrio di squadra e la serenità dei suoi giocatori.
L’esonero del tecnico Del Zotti, seguito dall’arrivo di Massimo Silva e da un avvio difficoltoso, costituisce solo la punta dell’iceberg di una situazione più profonda.

La recente presa di posizione dei calciatori, espressa attraverso una nota ufficiale, non è un gesto isolato o un mero pretesto, ma il sintomo di una frattura che rischia di compromettere il futuro stesso della squadra.

Il comunicato, intriso di amarezza e preoccupazione, getta luce su un quadro economico allarmante: un mancato pagamento di mensilità arretrate, con una solitudine mensilità corrisposta a partire da luglio, e l’assenza di garanzie concrete riguardo al versamento degli importi dovuti.

Questa situazione, lungi dall’essere una semplice questione di ritardi burocratici, si traduce in reali difficoltà per i giocatori, che si ritrovano a dover conciliare gli impegni sportivi con la necessità di provvedere al proprio sostentamento e, in molti casi, a quello delle proprie famiglie.

L’attesa del pagamento di settembre, nonostante le promesse reiterate, ha generato un clima di incertezza e disagio che mina la concentrazione e l’efficacia della squadra.
La richiesta dei calciatori non si limita alla semplice regolarizzazione delle posizioni economiche.

Viene espresso un desiderio più ampio: la possibilità di lasciare la società a chi non riesce più a sostenere il peso di queste condizioni, affinché possano ritrovare un equilibrio personale e professionale.

Questa richiesta, sebbene possa apparire drastica, è frutto di un profondo senso di frustrazione e di una ricerca di dignità.

Il comunicato dei giocatori non è una resa, né un tentativo di trovare scuse per le difficoltà in campo.

Al contrario, è un appello alla responsabilità, un richiamo al rispetto e alla necessità di creare un ambiente lavorativo sano, che permetta ai giocatori di esprimere al meglio il proprio talento e di onorare la maglia neroverde, simbolo di un’identità profondamente radicata nel tessuto sociale di Chieti.

La vicenda del Chieti Calcio rappresenta un campanello d’allarme per tutto il mondo del calcio dilettantistico, evidenziando come la precarietà economica possa compromettere non solo la performance sportiva, ma anche la dignità e il benessere dei giocatori, veri protagonisti di questo sport.

La speranza è che questo grido di aiuto venga ascoltato e che si trovino soluzioni concrete per risollevare una squadra che merita di tornare a brillare, non solo sul campo, ma anche nel cuore dei suoi tifosi.

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