Il Papa ha indetto un Concistoro straordinario, un momento significativo che si dispiega nell’arco di due giorni, il 7 e l’8 gennaio.
Questa iniziativa non si configura semplicemente come una riunione formale, ma come un’occasione strutturata per coltivare una profonda comunione fraterna tra il Pontefice e i Cardinali, un legame che trascende le gerarchie istituzionali per abbracciare una condivisione spirituale e intellettuale.
L’importanza dell’incontro risiede nella sua finalità duplice: da un lato, rafforzare il rapporto intrinseco tra il Romano Pontefice, figura apicale della Chiesa, e i Cardinali, membri chiave del Collegio dei Principi della Chiesa, chiamati a offrire supporto e consulenza.
Dall’altro, perseguire un discernimento collettivo, un’analisi attenta e ponderata delle sfide e delle opportunità che si presentano all’attenzione della Chiesa universale.
Il Concistoro si prefigge di stimolare un dialogo aperto e franco, incoraggiando i Cardinali a esprimere le proprie prospettive e competenze, al fine di offrire al Papa un quadro completo e articolato delle dinamiche in atto nel mondo cattolico e nella società globale.
Si tratta di un esercizio di responsabilità condivisa, che vede i Cardinali impegnati attivamente nel sollecito del bene comune, in accordo con la loro missione profetica e pastorale.
Questo evento, con la sua impostazione innovativa, segna una scelta deliberata di avvicinare il Romano Pontefice al Collegio cardinalizio, valorizzando il contributo di figure esperte e rappresentative delle diverse realtà ecclesiali.
Si tratta di un atto di fiducia e di partecipazione, che mira a promuovere una Chiesa più sinodale, consapevole delle proprie radici e proiettata verso il futuro.
Il Concistoro straordinario si presenta, dunque, come un’opportunità cruciale per alimentare un cammino di crescita e di rinnovamento, alla luce del Vangelo e delle esigenze del mondo contemporaneo, rafforzando la capacità della Chiesa di testimoniare la speranza e di annunciare la misericordia di Dio.





