La quarta edizione del Contemporanea Film Festival, crocevia torinese di sguardo femminile e innovazione cinematografica, si è conclusa al Circolo dei Lettori, lasciando un’eredità di storie potenti e riflessioni profonde.
Il festival, interamente dedicato al cinema realizzato da donne e alle loro narrazioni del mondo, ha rappresentato un momento significativo per la scena audiovisiva italiana e internazionale, confermando il suo ruolo di piattaforma di scoperta e valorizzazione di talenti emergenti.
La cerimonia di premiazione ha sancito l’eccellenza di opere che, attraverso linguaggi cinematografici diversi, hanno affrontato temi cruciali legati all’identità femminile, alle sfide sociali e alle dinamiche di potere.
Il cortometraggio iraniano *Bitter Chocolate*, diretto, interpretato e composto da Sahar Sotoodeh, si è distinto nel Concorso internazionale.
Un’opera visceralmente commovente che, con cruda autenticità, rivela la drammatica realtà di una giovane donna costretta a una scelta dolorosa, la cui esistenza è segnata dalle restrizioni di un regime patriarcale.
Il film, un grido di dolore e speranza, ha catturato l’attenzione della giuria per la sua potenza emotiva e l’abilità di Sotoodeh nel combinare regia, recitazione e colonna sonora, elementi che concorrono a creare un’esperienza cinematografica intensa e memorabile.
Il Concorso italiano ha premiato *Majonezë*, opera della regista maceratese Giulia Grandinetti.
Il cortometraggio, intriso di una sensibilità acuta, racconta la storia di Elyra, una giovane donna albanese che si ribella all’oppressione di un padre autoritario e di una società ancorata a tradizioni obsolete.
Attraverso un linguaggio visivo originale e una narrazione coinvolgente, Grandinetti esplora il conflitto tra desiderio di libertà e imposizioni culturali, offrendo uno spaccato vivido e toccante sulla condizione femminile in un contesto sociale complesso.
Andrea Slaviček si è aggiudicata il premio per la migliore regia internazionale con *The Real Truth About the Fight*, un cortometraggio che ha già lasciato il segno alla Semaine de la Critique di Cannes.
La regista croata ha optato per un cast di adolescenti non professionisti, conferendo al film un realismo crudo e un’autenticità disarmante.
L’opera, ambientata in un liceo, si rivela uno studio acuto e senza filtri sulle dinamiche di gruppo, le pressioni sociali e le sfide dell’adolescenza.
Il Contemporanea Film Festival ha posto l’attenzione sulle nuove generazioni di cineaste, attraverso un concorso dedicato alle registe emergenti.
La risposta all’open call torinese è stata straordinaria: oltre mille opere provenienti da tutto il mondo, tra cui sono stati selezionati ventiquattro cortometraggi.
La giuria, presieduta da Laura Luchetti e composta da Federica Pontremoli, Giovanni Pompili e Chiara De Togni, ha avuto il compito arduo di scegliere i film vincitori.
Oltre al riconoscimento per la migliore opera, è stato assegnato il premio per la migliore regia, a testimonianza dell’impegno del festival nella promozione di nuovi talenti e nell’incoraggiamento di narrazioni innovative e originali.
Il festival si conferma un punto di riferimento essenziale per chi cerca un cinema al femminile, capace di raccontare il mondo con occhi nuovi e coraggiosi.







