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giovedì 20 Novembre 2025

Criptovalute e criminalità: la sfida della Consob

L’attrattiva intrinseca delle criptovalute, e in particolare del Bitcoin, risiede in una complessa interazione di fattori che ne esaltano la percezione di anonimato e indipendenza.
Questa percezione, sebbene spesso distorta e parzialmente infondata, alimenta un flusso di capitali di provenienza eterogenea, inclusi quelli derivanti da attività illecite come l’evasione fiscale, il riciclaggio di denaro sporco legato alla criminalità organizzata e, potenzialmente, finanziamenti a organizzazioni terroristiche.

È cruciale comprendere che l’apparente impenetrabilità delle blockchain non implica un’assenza totale di tracciabilità.
Al contrario, il vantaggio principale risiede nella difficoltà, e non nell’impossibilità, di identificare la fonte e la destinazione dei fondi.

Questa caratteristica, unita alla natura decentralizzata delle reti, offre un terreno fertile per l’elusione dei controlli finanziari tradizionali, rendendo le criptovalute uno strumento potenzialmente attraente per chi cerca di operare al di fuori dei confini della regolamentazione.

La sfida per le autorità di controllo, come evidenziato dal Presidente della Consob Paolo Savona, si concentra sulla corsa per ottenere un vantaggio informativo.
Non si tratta semplicemente di “contrastare” il fenomeno, ma di acquisire la capacità di comprendere e interpretare i flussi di capitali che si muovono attraverso le blockchain. L’accesso a dati e strumenti di analisi sofisticati diventa quindi imprescindibile per identificare modelli, individuare connessioni e potenzialmente interrompere attività illecite.

Il dibattito non si limita alla semplice contrapposizione tra autorità e criminalità.

Il ruolo delle piattaforme di scambio, delle imprese che operano nel settore delle criptovalute e, soprattutto, dei consumatori, è di fondamentale importanza.

La trasparenza, la responsabilità e l’adozione di rigorosi standard di conformità diventano elementi chiave per garantire l’integrità del sistema e minimizzare il rischio di abusi.
La complessità intrinseca delle criptovalute richiede un approccio multidisciplinare che coinvolga esperti di tecnologia, finanza, giurisprudenza e sicurezza.

È necessario un quadro normativo chiaro e flessibile, capace di adattarsi all’evoluzione tecnologica e di bilanciare la tutela degli interessi legittimi con la necessità di prevenire e contrastare attività illegali.

La sfida è quella di sfruttare il potenziale innovativo delle criptovalute, mitigandone al contempo i rischi e garantendo un ecosistema finanziario sicuro e trasparente.

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