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giovedì 23 Ottobre 2025

Crotone, confermata l’amministrazione giudiziaria: rischio ‘ndrangheta

Il Tribunale di Catanzaro, Sezione Misure di Prevenzione, ha confermato la prosecuzione dell’amministrazione giudiziaria imposta alla società calcistica Fc Crotone s.
r.

l.

, militante nel girone C di Lega Pro, rigettando il ricorso presentato dalla difesa.
La decisione, che proroga la misura per un anno, sottolinea la persistenza di elementi di rischio tali da giustificare l’intervento preventivo da parte della giustizia.

La valutazione dei giudici si concentra sull’inconsistenza degli elementi difensivi presentati, ritenuti insufficienti a inficiare le motivazioni che avevano originariamente portato all’applicazione della misura.

Un punto cruciale riguarda le tre denunce depositate da Giovanni Vrenna, considerate irrilevanti ai fini della valutazione attuale.
Il Tribunale evidenzia come queste denunce, risalenti agli anni 2014, 2017 e 2019, non affrontino le irregolarità più significative rilevate nell’amministrazione del club.

La decisione si fonda su una complessa ricostruzione degli intrecci tra la società calcistica e la locale organizzazione criminale ‘ndranghetista.
I giudici confermano la convinzione che la società, in diverse sue funzioni vitali, sia soggetta a un’influenza pervasiva e indebita da parte della cosca, compromettendo l’autonomia e la correttezza delle operazioni.

In particolare, si evidenzia la vulnerabilità dei settori relativi alla sicurezza e alla gestione degli ingressi allo stadio, ambiti particolarmente esposti a pressioni esterne e manipolazioni.
La continuità del fenomeno, estendendosi dalla gestione di Raffaele Vrenna a quella attuale di Giovanni Vrenna, rappresenta un aggravante significativo, dimostrando una persistenza strutturale del problema e una difficoltà intrinseca nella sua risoluzione.
Questa protratta situazione solleva interrogativi profondi sulla reale capacità della società di operare in autonomia e sulla possibilità di sanare le criticità che hanno portato all’applicazione della misura.
L’amministrazione giudiziaria si configura, in questo contesto, come un tentativo di isolare la società dall’influenza criminale, garantendo un’operatività trasparente e conforme alla legge.
La decisione del Tribunale di Catanzaro, pertanto, non solo conferma la legittimità dell’intervento preventivo, ma sottolinea l’urgenza di un cambiamento radicale all’interno del club, volto a ristabilire un sistema di governance autonomo e immune da condizionamenti esterni.

La decisione impone alla società di dimostrare, con azioni concrete, la possibilità di sottrarsi alla pericolosa influenza criminale e di riconquistare la fiducia degli organi giudiziari e dell’opinione pubblica.

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