Cuomo Award: Palcoscenico Romano per la Parola, la Pace e i Diritti Umani

Il Franco Cuomo International Award, undicesima edizione, si è configurato a Roma, a Palazzo Giustiniani, come un faro illuminante nel panorama internazionale, un’occasione per riaffermare la centralità imprescindibile della parola, della giustizia e della dignità umana come pilastri di una convivenza civile e pacifica.

La cerimonia, un mosaico di voci e di testimonianze, ha visto l’economista e politologo Riccardo Petrella ricevere l’award internazionale 2025, condiviso con l’European Center for Peace and Development – Università della Pace, inaugurando un percorso riflessivo di profonda rilevanza.

Il cuore pulsante dell’evento è stato il riconoscimento alla scrittrice Hanin Soufan, autrice di “Le anime invincibili di Gaza”, un’opera che scava nelle profondità dell’esperienza palestinese, trasformando il dolore in narrazione universale.

La sua presenza, collegata in videocollegamento, è stata celebrata dall’attore, cantautore, scrittore e drammaturgo Moni Ovadia, il quale, commosso, ha espresso la sua personale visione: “La sofferenza del mio popolo persiste, un eco di ottant’anni di esilio e privazioni.

Inizialmente avevo pensato di condividere ricordi familiari, di raccontare le ferite del passato, ma ho percepito una nuova opportunità: parlare di futuro, di speranza.

” Ovadia ha sottolineato l’importanza cruciale di un dialogo aperto e onesto, un ascolto attivo che permetta alla voce palestinese di risuonare al di là dei confini geografici e ideologici.

L’auspicio è che questo sforzo collettivo possa contribuire al riconoscimento di uno Stato palestinese, un diritto inalienabile e un passo fondamentale verso la costruzione di un futuro di pace e prosperità condivisa.

Il premio alla Carriera per i Diritti Umani è stato assegnato a Flavia Lattanzi, figura di spicco nel panorama giuridico italiano e internazionale, un punto di riferimento per generazioni di esperti in giustizia penale e un’instancabile promotrice dei diritti umani sui palcoscenici internazionali.

La sua dedizione e il suo contributo sono un patrimonio inestimabile per la comunità internazionale.

Corrado Augias, voce autorevole nel campo della divulgazione culturale e strenuo difensore del pensiero critico, ha ricevuto il Premio alla Carriera per il Giornalismo, un riconoscimento postumo raccolto dal nipote Marco Suber, a testimonianza dell’eredità culturale e intellettuale lasciata da Augias.
Il Premio per lo Spettacolo è andato a Roberto Andò, regista e intellettuale sensibile alle dinamiche sociali, mentre Giovanni Grasso, Ruggero Cappuccio e Simone Migliorini si sono distinti con il premio Letteratura e Teatro, ampliando ulteriormente lo spettro delle espressioni artistiche premiate.
L’evento si è confermato, dunque, un’occasione per celebrare l’impegno civile, la creatività artistica e la ricerca incessante della verità, proiettando un raggio di speranza in un mondo complesso e spesso segnato da ingiustizie e conflitti.

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