A Dolianova, un episodio di coercizione e intimidazione ha scosso la comunità scolastica, culminando nell’arresto di un quindicenne.
La vicenda, emergendo nel corso della mattinata, evidenzia dinamiche di bullismo evolute e la crescente complessità delle relazioni interpersonali tra i giovani.
Secondo la ricostruzione iniziale, il giovane, approfittando del momento di ricreazione all’interno dell’istituto, avrebbe inizialmente sottratto con la forza un indumento e una borsa alla vittima, un altro studente.
L’atto, tuttavia, non si è esaurito in un semplice furto.
Il presunto aggressore, in una dinamica che rivela una premeditazione e un’intenzione manipolativa, ha condizionato la restituzione dei beni sottratti alla corresponsione di una somma di denaro.
La pressione esercitata si è poi intensificata attraverso una campagna di messaggi intimidatori, configurando un vero e proprio tentativo di estorsione.
La vittima, già precedentemente preoccupata per un possibile targeting da parte del sedicenne, aveva precedentemente condiviso le proprie ansie con i docenti.
Il ripresentarsi delle minacce ha innescato una nuova escalation, spingendolo a rivolgersi nuovamente a figure di riferimento scolastiche, che hanno prontamente attivato le forze dell’ordine tramite il numero di emergenza 112.
L’intervento dei Carabinieri di Dolianova ha permesso di recuperare la felpa e il borsello, rinvenuti durante una perquisizione dello zaino del presunto responsabile.
Il ragazzo è stato arrestato e, in osservanza delle normative in materia di giustizia minorile, è stato collocato in un centro di prima accoglienza situato nell’area Cagliaritana, in attesa di ulteriori accertamenti e di un percorso di supporto psicologico e rieducativo.
L’episodio solleva interrogativi cruciali sulla sicurezza all’interno degli ambienti scolastici, sull’importanza di un’attenta prevenzione del bullismo e del cyberbullismo, e sulla necessità di promuovere un clima di fiducia e di dialogo tra studenti, docenti e famiglie.
La vicenda sottolinea, inoltre, come il bullismo possa assumere forme sempre più sofisticate, sfruttando anche strumenti digitali per esercitare pressioni e intimidazioni, e che la risposta deve essere multidimensionale, coinvolgendo interventi educativi, psicologici e sociali per contrastare efficacemente questi fenomeni e tutelare il benessere dei giovani.
La gestione di casi come questo richiede un approccio olistico che affronti le cause profonde del comportamento deviante e che favorisca la crescita di una cultura del rispetto e dell’inclusione all’interno della comunità scolastica.








