Rompere il Silenzio Economico: Donne, Autonomia e il Costo Nascosto della DipendenzaIl 26 novembre, Bari ospita un evento cruciale, “Rompere il Silenzio Economico”, in concomitanza con la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne.
L’iniziativa, promossa congiuntamente dalla Regione Puglia (attraverso i Dipartimenti Sviluppo Economico, Welfare e la Sezione Politiche di Genere), La Gazzetta del Mezzogiorno e il suo mensile La Gazzetta delle Donne, e la Camera di Commercio di Bari con il Comitato Impresa Donna, si pone l’obiettivo di portare alla luce una forma insidiosa e spesso ignorata di violenza di genere: la violenza economica.
Troppo spesso relegata ai margini del dibattito pubblico, la violenza economica si manifesta attraverso il controllo finanziario, la manipolazione delle risorse, il sabotaggio della carriera e la limitazione dell’accesso all’istruzione e alle opportunità.
Non lascia segni visibili come i lividi, ma erode l’autonomia, la dignità e il potenziale delle donne, intrappolandole in relazioni di dipendenza e limitandone la possibilità di costruire un futuro indipendente.
Il costo di questa violenza si estende ben oltre il singolo individuo, impoverendo la società nel suo complesso.
L’evento si configura come un momento di presa di coscienza e di azione concreta, culminando nella presentazione e sottoscrizione del manifesto “Rompere il Silenzio Economico”.
Questo documento programmatico, articolato in cinque punti fondamentali, mira a sensibilizzare istituzioni, imprese e cittadini, promuovendo un cambiamento profondo e duraturo.
Gli impegni assunti si concentrano su:1.
Riconoscimento Diffuso: Affermare la violenza economica come una forma di abuso e crimine, equiparandola ad altre forme di violenza di genere.
2.
Autonomia Economica come Pilastro della Libertà: Sostenere l’indipendenza finanziaria femminile come diritto fondamentale e prerequisito per la libertà personale, l’emancipazione e la realizzazione del proprio potenziale.
3.
Educazione Finanziaria come Scudo: Promuovere programmi di alfabetizzazione finanziaria mirati alle donne, fornendo loro gli strumenti necessari per gestire le proprie finanze, comprendere i propri diritti e proteggersi da abusi economici.
4.
Consapevolezza e Controllo Attivo: Incentivare le donne ad acquisire piena consapevolezza della propria situazione finanziaria, monitorando attentamente entrate, uscite, debiti e investimenti, e a prendere decisioni autonome e informate.
5.
Raccontare per Cambiare: Diffondere storie e dati concreti per sensibilizzare l’opinione pubblica, sfatare pregiudizi e incoraggiare le vittime a rompere il silenzio e a cercare aiuto.
Interventi di rilievo saranno offerti da Anna Losurdo (Foro di Bari), Annamaria Fiore (Arti – Agenzia regionale per la Tecnologia e Innovazione della Regione Puglia), Vito Peragine (Pro-Rettore UniBa), Mimmo Mazza (direttore della Gazzetta del Mezzogiorno), Annalisa Bellino (Dirigente Sezione Politiche di Genere), Valentina Romano (Direttrice Dipartimento Welfare), Gianna Elisa Berlingerio (Direttora Dipartimento Sviluppo Economico), fornendo prospettive multidisciplinari e indicazioni concrete per affrontare questa sfida complessa.
L’evento mira non solo a sollevare un dibattito, ma a stimolare un’azione concertata per costruire una società più equa, sicura e prospera per tutte le donne.








