Asti si veste di festa, trasformandosi per una settimana in un vibrante palcoscenico dedicato al vino e alla sua cultura.
La Douja d’Or, prestigiosa kermesse nata nel 1967, si apre oggi, proiettando l’Astigiano e il Piemonte intero verso nuovi orizzonti di riconoscimento e sviluppo.
L’evento, inaugurato con l’augurio di un impatto positivo per il territorio, non si limita a celebrare le eccellenze enologiche locali, ma si propone come motore di crescita economica e di promozione del brand Piemonte a livello nazionale e internazionale.
Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, sottolinea l’importanza di una visione condivisa e di una collaborazione sinergica tra le diverse realtà territoriali, superando logiche campanilistiche per valorizzare l’identità unica del Piemonte.
L’Astigiano, con la sua storia millenaria e le sue tradizioni vitivinicole, rappresenta un tassello fondamentale di questo mosaico.
La Douja d’Or 2024, ospitata nella suggestiva cornice di piazza San Secondo e curata dall’ATL Langhe Monferrato Roero, incarna questo spirito di collaborazione.
Il presidente Mariano Rabino evidenzia il percorso di maturazione che lega Asti e Alba, due città accomunate da una storia complessa, segnata in passato da rivalità, ma oggi unite dalla consapevolezza che la forza risiede nella condivisione e nella valorizzazione comune.
L’ironica rievocazione del Palio, tradizionale competizione tra le due città, testimonia l’evoluzione di un rapporto che si rinnova in un’ottica di amicizia e cooperazione.
La kermesse si presenta come un’esperienza multisensoriale, un vero e proprio “salotto del vino” aperto al pubblico, con un ricco programma di eventi: talk tematici con esperti del settore, degustazioni guidate, masterclass dedicate alla scoperta dei segreti della vinificazione, incontri con produttori e appassionati, letture poetiche e spettacoli itineranti.
L’offerta formativa, curata dai quattro Consorzi vinicoli astigiani – Asti Spumante, Barbera, Vermouth e del Vino Biologico – mira a coinvolgere un pubblico eterogeneo, dai professionisti del settore ai semplici amanti del buon vino.
Un elemento distintivo di questa edizione è l’introduzione di un ospite straniero: la regione vitivinicola del Tokaj, gioiello patrimonio UNESCO situato tra Ungheria e Slovacchia, che porterà con sé la sua storia, le sue tradizioni e i suoi sapori unici.
Questo scambio culturale arricchisce l’offerta e contribuisce a rafforzare l’immagine di Asti come punto di riferimento a livello internazionale.
La musica, infine, si intreccia con il filo conduttore del vino, creando un’atmosfera suggestiva e coinvolgente.
La Fondazione Mos ha curato una programmazione di serate a tema, con la partecipazione di alcuni dei più apprezzati dj della scena locale e nazionale, tra cui Federico Grazzini, Claudio de Tullio e il raffinato Adriano Sangineto, maestro dell’arpa celtica, per un’esperienza che unisce gusto, cultura e intrattenimento.
La Douja d’Or si configura così come un’occasione imperdibile per celebrare l’eccellenza del vino astigiano e il suo ruolo centrale nell’identità e nella vitalità del Piemonte.