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Droga nascosta nei panettoni: arresto in città alla vigilia di Natale

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Il 23 dicembre, in una vicenda che ha mescolato l’atmosfera festosa con le dinamiche del traffico illecito di stupefacenti, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Ascoli Piceno hanno arrestato un uomo di 56 anni, residente in città, con l’accusa di detenzione ingente di sostanze stupefacenti.

L’episodio, avvenuto in prossimità della stazione degli autobus, ha svelato un sistema di occultamento inusuale e sofisticato, scelto dall’indagato per eludere i controlli.
L’attenzione dei militari è stata immediatamente catturata da un individuo, sceso da un autobus proveniente da Roma, che mostrava un comportamento sospetto e percepito come caratterizzato da nervosismo e circospezione.
L’uomo, oggetto di precedenti indagini per attività legate allo spaccio, alimentò i sospetti dei Carabinieri, che decisero di procedere a un controllo.
Durante l’approccio, il 56enne ha offerto spontaneamente un contenitore di plastica contenente due piccole bustine con tracce di cocaina ed eroina, quantità marginali rispetto a quanto sarebbe stato scoperto in seguito.
Questa iniziativa, che potrebbe essere stata un tentativo di depistaggio o una concessione minima in attesa di una valutazione della reazione delle forze dell’ordine, non impedì l’approfondimento delle indagini.

La perquisizione successiva, estesa alla busta della spesa in possesso dell’uomo, ha portato alla scoperta di due pandori, apparentemente normali, ma che nascondevano un carico significativo di cocaina.
La rottura dei sigilli ha rivelato quattro panetti avvolti in cellophane, per un peso complessivo che superava i 200 grammi, una quantità consistente, capace di generare un notevole profitto illecito.
Le indagini non si sono limitate al momento dell’arresto.

L’esecuzione di un decreto di perquisizione presso l’abitazione dell’uomo ha permesso di rinvenire ulteriori sostanze: cinque panetti di hascisc, per un peso complessivo di circa 51 grammi, e una quantità considerevole di sostanza da taglio, utilizzata per diluire la droga e aumentarne il volume, rendendola più appetibile per i consumatori.

Il sequestro di tutti i materiali, sia quelli rinvenuti sul posto, sia quelli recuperati a domicilio, ha neutralizzato una potenziale fonte di approvvigionamento per il mercato locale.
Durante l’udienza di convalida dell’arresto, celebrata nella mattinata della vigilia di Natale, il giudice ha disposto la misura degli arresti domiciliari, accompagnata da limitate concessioni per le necessità primarie, consentendo all’uomo di allontanarsi dall’abitazione tre volte a settimana esclusivamente per fare la spesa.
Il processo per direttissima, che dovrà accertare l’effettiva responsabilità dell’indagato e definire la pena, è stato rinviato a metà gennaio, offrendo all’uomo la possibilità di preparare una difesa e fornire la propria versione dei fatti.
Il caso solleva interrogativi sulla capacità di adattamento dei trafficanti di droga e sulla necessità di un controllo sempre più rigoroso e mirato per contrastare efficacemente il fenomeno.

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