In risposta alla crescente difficoltà di accesso ai servizi finanziari nelle aree montane ed interne dell’Emilia-Romagna, Emil Banca, cooperativa di credito del Gruppo Bcc Iccrea, ha introdotto un’innovativa soluzione: la trasformazione di esercizi commerciali locali – bar, negozi, ristoranti – in punti di prelievo di contante, un vero e proprio “bancomat sociale”.
L’iniziativa, denominata Debit Cash Back, si pone come risposta concreta alla progressiva desertificazione bancaria che ha colpito queste comunità, prive ormai di sportelli fisici e di servizi bancari tradizionali.
L’implementazione del servizio è semplice e conveniente.
I clienti possono effettuare prelievi contestualmente al pagamento con POS, senza incorrere in costi aggiuntivi per l’esercente.
Per il cliente, il costo del prelievo è di 1,30 euro più la commissione standard, mentre l’attività commerciale riceve una remunerazione fissa dello 0,8% sull’importo prelevato, incentivandone l’adesione.
Il limite massimo per operazione è fissato a 100 euro, per garantire un utilizzo responsabile e bilanciato.
“Si tratta di un servizio offerto dai circuiti di pagamento a tutti gli istituti, ma generalmente sottoutilizzato perché percepito come non redditizio,” spiega Matteo Passini, direttore di Emil Banca.
“Noi abbiamo scelto di reinterpretarlo strategicamente, integrando questa funzionalità in un progetto più ampio volto al sostegno e allo sviluppo socio-economico delle aree interne, considerate parte integrante del nostro territorio e della nostra identità.
“Il progetto è stato lanciato in collaborazione con le Cooperative di Comunità di Ligonchio (Reggio Emilia), Corte Rigoso (Parma) e con la Coop Re-Esistente che gestisce il Poggiolo di Monte Sole a Marzabotto (Bologna).
Queste realtà, che rappresentano il tessuto sociale e produttivo delle zone montane, hanno dimostrato una forte volontà di superare le difficoltà legate alla chiusura degli sportelli bancari e di trovare soluzioni innovative per garantire ai propri residenti l’accesso ai servizi essenziali.
“È fondamentale sottolineare che questo sistema non sostituisce la presenza della banca, ma rappresenta un ponte, un servizio di prossimità che permette di mantenere un legame con la comunità anche laddove gli sportelli fisici non sono più presenti,” afferma il presidente Gian Luca Galletti.
“Il nostro impegno nei confronti delle aree interne è concreto: quasi il 20% delle nostre 96 filiali è situato in queste zone, un segnale tangibile della nostra volontà di non abbandonare il territorio e di contribuire attivamente alla sua vitalità, offrendo servizi mirati e rispondenti alle reali esigenze della popolazione.
“L’iniziativa di Emil Banca non si limita quindi a fornire un mero servizio finanziario, ma si configura come un elemento di coesione sociale, rafforzando il legame tra la banca e le comunità locali, e promuovendo lo sviluppo sostenibile delle aree interne attraverso l’innovazione e la collaborazione.
La trasformazione di esercizi commerciali in punti di prelievo rappresenta un modello replicabile, potenzialmente applicabile in altre regioni italiane, per contrastare la desertificazione bancaria e garantire l’accesso ai servizi finanziari a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro posizione geografica.








