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Fabriano: la Fondazione Mancini dona monitor per la sanità marchigiana

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Un gesto di profonda umanità e un investimento concreto nel futuro della sanità marchigiana: la Fondazione “Marco Mancini” onlus Fabriano ha donato tre monitor multiparametrici al Servizio di Endoscopia Digestiva dell’Area Gastroenterologica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria (AOU) delle Marche, per un valore complessivo di circa 7.000 euro.
L’iniziativa, intrisa di significato, onora la memoria di Marco Mancini, un bambino di dieci anni strappato prematuramente dalla vita nel 1991 a causa di una neoplasia, trasformando il lutto in un’eredità di speranza e progresso medico.
La donazione rafforza un legame di collaborazione consolidato nel tempo tra l’AOU e la Fondazione, testimoniando un impegno condiviso verso l’eccellenza assistenziale e l’innovazione tecnologica.

Si tratta di un contributo significativo che andrà a potenziare la capacità di monitoraggio e l’efficacia dell’assistenza offerta ai pazienti sottoposti a procedure endoscopiche, in particolare a quelli che richiedono sedazione profonda, un contesto clinico dove la precisione e la tempestività del controllo dei parametri vitali sono elementi imprescindibili per la sicurezza del paziente.

Il direttore sanitario dell’AOU, Claudio Martini, ha espresso profonda gratitudine alla Fondazione Mancini, sottolineando come questo gesto di generosità non solo contribuisca a ottimizzare la gestione clinica e a migliorare le condizioni operative, ma rappresenti anche un atto di vicinanza alla struttura e all’intera comunità.
L’area gastroenterologica dell’AOU, in continua espansione e in costante evoluzione, beneficia di questo impulso, confermando il suo ruolo cruciale nell’offerta di servizi sanitari avanzati e all’avanguardia.
I nuovi monitor multiparametrici, dotati di funzionalità avanzate, consentiranno al personale medico e infermieristico di acquisire dati fisiologici in tempo reale con maggiore accuratezza e dettaglio.
Questo permetterà di intervenire tempestivamente in caso di anomalie, riducendo i rischi e migliorando l’esperienza complessiva del paziente.
L’introduzione di questa tecnologia si inserisce in un processo di continuo miglioramento dei protocolli di sicurezza e di ottimizzazione delle procedure endoscopiche.
Gianfranco Mancini, padre di Marco e rappresentante della Fondazione, ha sottolineato l’impegno costante della Fondazione nel sostenere iniziative volte a migliorare la qualità della vita e della salute nel territorio.

“Speriamo che il nostro contributo possa fare la differenza per i pazienti e per il personale medico che opera quotidianamente nel reparto,” ha dichiarato, esprimendo la profonda soddisfazione di aver contribuito a un bene comune.

All’evento, oltre al dottor Martini, erano presenti figure chiave dell’area gastroenterologica dell’AOU, tra cui il dottor Emanuele Bendia, direttore della struttura di Malattie dell’Apparato digerente e Endoscopia digestiva, il professor Antonio Benedetti, direttore della Clinica di Gastroenterologia, Epatologia ed Endoscopia Digestiva d’Urgenza, e la dottoressa Silvia Giacomelli, coordinatrice dell’Endoscopia Digestiva, a testimonianza dell’importanza strategica dell’iniziativa e dell’impegno collettivo verso l’eccellenza sanitaria.

La donazione si configura, quindi, come un atto di memoria, un investimento nel futuro e un simbolo di speranza per i pazienti e per l’intera comunità.

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