Furti al Gemelli: Smascherata Banda che Sfruttava gli Anziani

Un’ombra si è allungata sul Policlinico Gemelli, teatro di una serie di furti che, nell’arco di due anni, hanno colpito prevalentemente persone anziane recanti visita.
La complessa indagine, condotta dalla Procura di Roma e culminata con la collocazione agli arresti domiciliari di due individui, rivela un modus operandi preciso e una spietata capacità di sfruttare la vulnerabilità delle vittime.

Gli indagati, un uomo di 37 anni e uno di 53, entrambi residenti a Ladispoli, hanno operato con una strategia mirata.
L’analisi meticolosa dei video di sorveglianza, un’impresa investigativa che ha richiesto l’esame di innumerevoli ore di filmati e un sofisticato incrocio di dati provenienti da banche dati delle Forze dell’Ordine, ha permesso di ricostruire la sequenza degli eventi.
Il loro metodo prevedeva l’approccio diretto e apparentemente casuale alle vittime, intercettate lungo i percorsi pedonali del vasto complesso ospedaliero.

La distrazione, ottenuta con una lieve, apparentemente innocua, spinta, fungeva da elemento chiave per facilitare il furto del portafoglio.

La rapidità nell’azione era cruciale: immediatamente dopo il furto, i malfattori si recavano presso lo sportello bancomat più vicino, procedendo a prelievi consistenti.
Questo gesto, oltre a vanificare la possibilità per la vittima di bloccare le carte di credito, consentiva loro di effettuare ulteriori acquisti, perpetrando una violazione economica ancora più ampia.
Le accuse nei loro confronti sono pesanti: furto aggravato, ricettazione e utilizzo fraudolento di carte di credito, reati per i quali, come emerso dalle verifiche, presentano già precedenti penali.
L’indagine non solo ha permesso di identificare i presunti responsabili, ma sottolinea anche una problematica più ampia legata alla sicurezza all’interno di luoghi sensibili come le strutture sanitarie, e l’importanza di una collaborazione sinergica tra le forze dell’ordine e gli istituti bancari per contrastare efficacemente questo genere di crimini, caratterizzati da una fredda pianificazione e una spregiudicata capacità di sfruttare le debolezze altrui.
Il caso solleva interrogativi sulla necessità di rafforzare le misure di prevenzione e protezione per i pazienti, in particolare i più vulnerabili, e di promuovere una maggiore sensibilizzazione nei confronti di queste pratiche criminali sempre più diffuse.

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