In memoria di Marco Gardenghi, figura emblematica del panorama giornalistico ferrarese e appassionato cultore di rugby e jazz, il Conservatorio Martini di Bologna ha inaugurato “Under the Towers”, un’iniziativa di borse di studio destinata a coltivare il talento di giovani compositori.
Questa scelta, frutto dell’impegno congiunto della docente Silvia Carrozzino e di Marialuigia Casalengo, vicepresidente dell’Ungp regionale, testimonia un tributo a Gardenghi, personalità attiva anche come presidente del sindacato emiliano romagnolo dei giornalisti pensionati.
“Under the Towers” si configura come un investimento nel futuro della musica, riconoscendo l’importanza cruciale della composizione per arricchire il repertorio jazz e di musica applicata.
Le borse di studio saranno assegnate a studenti che dimostreranno capacità di composizione attraverso la creazione di un brano jazz di quindici minuti e di un’opera di musica applicata infusa di elementi jazzistici.
La libertà creativa è un pilastro fondamentale: i candidati avranno piena autonomia nella scelta della forma musicale, dei ritmi, degli effetti, delle tonalità e degli strumenti, con l’unico vincolo di strutturare le composizioni per un ensemble di cinque elementi, il quintetto, una scelta deliberata per le sue caratteristiche timbriche equilibrate e le molteplici possibilità espressive che offre.
La scadenza per la presentazione delle composizioni è fissata al 15 ottobre 2026, con l’esecuzione dei brani vincitori prevista per il 6 dicembre dello stesso anno.
L’eco di questo riconoscimento si estenderà oltre i confini bolognesi, raggiungendo Ferrara e il suo Conservatorio Frescobaldi, con un evento musicale in programma l’11 aprile al Teatro Comunale.
Questo appuntamento, con particolare attenzione al coinvolgimento di giovani studentesse di jazz, sottolinea l’importanza di promuovere la presenza femminile in un genere musicale in cui, storicamente, le donne sono state sottorappresentate, contribuendo a un panorama più inclusivo e diversificato.
La carriera di Marco Gardenghi si è sviluppata attraverso diverse tappe significative.
Negli anni ’70, ha mosso i primi passi nel mondo delle radio libere, per poi collaborare con riviste musicali di riferimento come “Suono” e “Il Mucchio Selvaggio”, e con la pagina degli spettacoli del “Resto del Carlino”, maturando un’esperienza preziosa nel giornalismo musicale.
La sua visione innovativa lo ha portato a co-fondare il Ferrara Buskers Festival, un evento che ha contribuito a vivacizzare il panorama culturale della città, e a collaborare con Umbria Jazz, uno dei festival jazz più prestigiosi d’Italia.
Silvestro Ramunno, presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna, ha commemorato Gardenghi come un giornalista profondamente radicato nella sua professione e nelle sue implicazioni sociali, evidenziando come il premio “Under the Towers” rappresenti un ponte tra il giornalismo e l’arte, un’occasione per esplorare nuove prospettive e stimolare un dialogo interdisciplinare.
L’iniziativa si pone come un’eredità tangibile del suo contributo al giornalismo e alla cultura, un impegno per sostenere le nuove generazioni di musicisti e giornalisti.






