La società Genoa Cricket and Football Club esprime profonda e inequivocabile condanna per gli atti di violenza e vandalismo che hanno insanguinato le vie limitrofe allo stadio Ferraris, preludio alla partita contro l’Inter del 14 dicembre.
Questi gesti riprovevoli, lontani anni luce dai valori fondanti del club e dalla passione leale che dovrebbe animare il tifo calcistico, hanno causato danni ingenti e profondamente turbato la comunità.
Il Genoa si schiera con fermezza al fianco delle Forze dell’Ordine, impegnate a garantire sicurezza e ordine pubblico, e manifesta la più sentita vicinanza alle vittime, sia tra i cittadini onesti e pacifici, che tra gli operatori di sicurezza, colpiti da ferite e disagi.
La gravità degli eventi trascorsi, un’esplosione di violenza che ha coinvolto un numero consistente di individui, rende necessario un’analisi approfondita delle dinamiche sottostanti e un impegno condiviso per il cambiamento.
Le immagini e le testimonianze che emergono delineano uno scenario di scontri gravi, con conseguenze tangibili: danni a proprietà pubblica e privata, lesioni personali e un clima di paura e insicurezza che ha offuscato la gioia sportiva.
Il numero di feriti, quindici tra gli agenti delle Forze dell’Ordine, è un monito severo che evidenzia la necessità di rafforzare le misure di prevenzione e contrasto alla criminalità negli stadi.
Il club rossoblù ribadisce l’impegno a collaborare attivamente con le autorità giudiziarie e con le forze dell’ordine per identificare e perseguire i responsabili di questi atti deprecabili.
Al tempo stesso, si avvia un’indagine interna per accertare eventuali responsabilità e migliorare i protocolli di sicurezza, al fine di preservare l’immagine del Genoa e garantire un ambiente sportivo sicuro e accogliente per tutti i suoi sostenitori.
Si confida nella capacità del tessuto sociale genoano di rialzarsi, recuperando i valori di rispetto, lealtà e fair play che hanno sempre contraddistinto la comunità rossoblù.
La passione per il Genoa non può e non deve essere strumentalizzata per giustificare la violenza.
