La preparazione di Kosta Runjaic verso l’impegno domenicale in casa contro il Napoli si concentra su una sfida tattica complessa: la tenuta della fascia sinistra.
L’emergenza, acuita dall’infortunio di Zemura – un elemento chiave nella struttura difensiva – si aggiunge alle difficoltà legate alla condizione di Kamara, creando un vuoto di affidabilità in una zona del campo cruciale per il disegno strategico del Genoa.
Questa area del terreno di gioco, paradossalmente, è destinata a divenire il fulcro dell’azione offensiva partenopea, con l’ingaggio di Neres che rappresenta una minaccia significativa.
Il brasiliano, con la sua imprevedibilità e la capacità di creare superiorità numerica, potrebbe sbilanciare pesantemente l’equilibrio difensivo rossoblù se non adeguatamente neutralizzato.
La sua presenza impone al Genoa non solo una risposta difensiva impeccabile, ma anche una riorganizzazione offensiva che permetta di sfruttare al meglio le opportunità create dalla sua marcatura.
La scelta di Runjaic dovrà quindi bilanciare l’urgenza di garantire una solida copertura difensiva con la necessità di mantenere una propensione offensiva capace di contrastare la pressione avversaria.
L’impostazione del tecnico croato non potrà prescindere da una valutazione approfondita dei punti di forza e di debolezza del Napoli, tenendo conto non solo delle capacità individuali dei singoli giocatori, ma anche della loro capacità di agire in sinergia all’interno del sistema di gioco.
Al di là dell’emergenza contingente, questa situazione rappresenta un’opportunità per sperimentare nuove soluzioni e per valorizzare giocatori meno utilizzati, colmando il gap lasciato dagli infortunati.
L’abilità di Runjaic risiederà nella capacità di trasformare un momento di difficoltà in un’occasione per rafforzare la resilienza della squadra e per testare nuove configurazioni tattiche.
La partita non sarà solo un banco di prova fisico, ma anche intellettuale, un vero e proprio duello di strategie in cui la capacità di adattamento e la prontezza decisionale saranno determinanti per l’esito del confronto.
La sfida, dunque, si prospetta ardua, ma anche stimolante, un vero e proprio crocevia di emozioni e di sfide per il Genoa e per il suo allenatore.





