Il ritorno di Giannis Antetokounmpo ha infuso nuova linfa vitale ai Milwaukee Bucks, capaci di imporsi a Chicago (112-103) in un confronto NBA ricco di significati e colpi di scena.
La sua assenza, protrattasi per quasi due mesi a causa di un infortunio, aveva gravato pesantemente sull’andamento dei Bucks, una squadra che aspirava a un ruolo più di rilievo nella corsa al titolo.
L’impatto del ‘Greek Freak’ si è manifestato immediatamente: 29 punti, 8 rimbalzi e una presenza dominante nei momenti cruciali, culminata con una potente schiacciata che ha siglato la vittoria.
La partita ha inoltre segnato il rientro in campo, da titolare, di Victor Wembanyama, fenomeno del basket emergente.
Dopo un periodo di transizione post-infortunio, Wembanyama ha offerto una performance di grande spessore, con 32 punti, 7 rimbalzi, 5 stoppate e 2 assist in 28 minuti.
Nonostante la sua energia e versatilità, gli Spurs non sono stati in grado di arginare l’attacco implacabile degli Utah Jazz, interrotti bruscamente dalla loro serie di otto vittorie consecutive.
L’azione NBA non si è limitata a questi incontri.
I New York Knicks hanno continuato a dimostrare la loro solidità, conquistando la quarta vittoria consecutiva in trasferta, superando Atlanta (128-125) in un match combattuto fino all’ultimo secondo.
Karl-Anthony Towns e Jalen Brunson hanno trascinato i Knicks con prestazioni di altissimo livello, confermando l’ambizione della squadra newyorkese, attualmente saldamente al secondo posto nella Eastern Conference, grazie ad un impressionante record di 13 vittorie nelle ultime 16 partite.
La vittoria di Orlando contro Denver (127-126) rappresenta una delle narrazioni più avvincenti della serata.
I Magic, inizialmente in svantaggio di ben 17 punti contro i campioni in carica dei Nuggets, hanno mostrato una resilienza encomiabile.
Il giovane Anthony Black ha catalizzato la rimonta con una prestazione memorabile, stabilendo il suo nuovo record personale di punti (38), mentre Desmond Bane ha fornito un contributo significativo con 24 punti.
Nonostante la tripla doppia di Nikola Jokic (34 punti, 21 rimbalzi e 12 assist), il suo sforzo non è stato sufficiente a impedire la clamorosa inversione di rotta orchestrata dai Magic.
Il match testimonia la crescente competitività della lega e la capacità di sorprese che caratterizza il basket moderno.





