Il 25 novembre, Giornata Internazionale di Contrasto alla Violenza sulle Donne, si configura non come una mera commemorazione, ma come un imperativo morale e sociale.
Rappresenta un’occasione cruciale per la riflessione collettiva e un rinnovato impegno da parte delle istituzioni e di ogni singolo cittadino, affinché la piaga della violenza di genere sia combattuta con determinazione e lungimiranza.
Come sottolinea il Presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, questo giorno ci esorta a una presa di posizione ferma e inequivocabile: la violenza contro le donne non è negoziabile, non è un’emergenza contingente, ma una violazione dei diritti umani fondamentali.
L’approccio regionale non si limita a una retorica di condanna, ma si traduce in azioni concrete e in un investimento strategico nel contrasto a questo fenomeno complesso e radicato.
Il focus è triplice: la prevenzione, intesa come educazione e sensibilizzazione rivolta a tutte le fasce d’età, per decostruire stereotipi dannosi e promuovere relazioni sane ed eque; l’ascolto attivo, che implica la creazione di spazi sicuri e accessibili dove le donne possano denunciare, raccontare le proprie esperienze e ricevere supporto psicologico e legale; e la protezione, che comprende la tutela immediata delle vittime, la predisposizione di alloggi protetti e la creazione di percorsi di reinserimento sociale ed economico.
Il rafforzamento dei centri antiviolenza, pilastri fondamentali di questa rete di supporto, è prioritario.
La collaborazione con le reti territoriali, che coinvolgono associazioni, cooperative sociali, servizi sanitari e forze dell’ordine, garantisce una risposta coordinata ed efficace.
È essenziale andare oltre l’assistenza d’emergenza, offrendo alle donne percorsi personalizzati che favoriscano l’autonomia, l’emancipazione e la ricostruzione della propria identità.
Questo implica anche la promozione di opportunità lavorative e formative, affinché le donne possano riacquistare la propria indipendenza economica e liberarsi dalla dipendenza dal contesto di violenza.
La Regione Liguria si pone come un punto di riferimento per tutte le donne che lottano per la propria dignità, che resistono alle aggressioni e che faticano a trovare la forza di rialzarsi.
L’impegno non è solo economico, ma anche morale: offrire un sostegno continuo, un ascolto empatico e una speranza concreta per un futuro libero dalla paura e dalla violenza.
Il percorso è lungo e complesso, ma la determinazione e la solidarietà rappresentano le armi più potenti per costruire una società più giusta e rispettosa dei diritti di tutte le donne.
Questa giornata non è un punto di arrivo, ma un nuovo inizio, un monito a non arretrare mai nella lotta contro ogni forma di violenza.








