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mercoledì 19 Novembre 2025

Giovani ai Margini: Crisi di Speranza e Disuguaglianze Territoriali

Il panorama giovanile contemporaneo rivela una frattura preoccupante, un divario che si incrina con forza nelle aree marginali del Paese.
Se la percezione di un futuro incerto permea un terzo degli adolescenti a livello nazionale, questa sensazione si acuisce in modo drammatico, raggiungendo quasi la metà (43%) tra i giovani che risiedono in contesti territoriali caratterizzati da carenza di risorse, infrastrutture e servizi essenziali – le cosiddette periferie e zone in svantaggio.
Questo dato, apparentemente freddo, si traduce in vite spezzate, sogni soffocati e un senso profondo di esclusione.

Il peso della precarietà economica e sociale, spesso legato alla mancanza di opportunità educative e lavorative, si traduce in una perdita di speranza che mina la resilienza e la capacità di progettazione di questi giovani.
L’isolamento sociale si configura come un ulteriore fattore di disagio.

Il tempo libero, che dovrebbe essere un momento di svago, di crescita personale e di socializzazione, è troppo spesso confinato tra le mura domestiche.

Quasi sette adolescenti su dieci vivono questo isolamento, rinunciando alla possibilità di costruire relazioni significative e di sperimentare il mondo al di fuori della propria immediata cerchia.
La percezione della disponibilità di spazi e opportunità di incontro con i coetanei nel proprio quartiere è un indicatore chiave della qualità della vita giovanile.

In questo ambito, la disparità tra aree periferiche e zone più centrali è sconcertante.
Meno del 36% degli adolescenti che vivono in contesti svanteggiati ritiene che il proprio quartiere offra opportunità sufficienti di socializzazione, una percentuale drasticamente inferiore rispetto al 61% dei loro coetanei che vivono in aree più privilegiate.
Questa differenza non è semplicemente una questione di distanza fisica, ma riflette un problema più ampio di accessibilità e di sicurezza.

La mancanza di spazi pubblici sicuri e stimolanti, la carenza di attività ricreative e sportive, e la percezione di insicurezza possono ostacolare la possibilità per i giovani di interagire tra loro e di costruire legami sociali.

È necessario un intervento urgente e mirato per colmare questo divario e per offrire a tutti i giovani, indipendentemente dal luogo in cui vivono, le stesse opportunità di crescita, di realizzazione personale e di partecipazione attiva alla vita sociale e civica.

Questo richiede un impegno congiunto da parte delle istituzioni, delle associazioni del terzo settore e della comunità locale, con l’obiettivo di creare ambienti più accoglienti, sicuri e stimolanti, in grado di favorire la socializzazione, l’inclusione e la speranza per il futuro.
Ignorare questo problema significa condannare una generazione intera alla marginalizzazione e all’esclusione.

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