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sabato 8 Novembre 2025

Giugliano, Svolta Antimafia: Clan Mallardo Sotto Colpo

Un’articolata operazione dei Carabinieri di Giugliano in Campania, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha disarticolato una ramificazione del potere mafioso radicata nel territorio di Giugliano, collegata all’influenza dell’Alleanza di Secondigliano.
L’inchiesta, culminata in cinque arrestazioni in carcere e una in regime di arresti domiciliari, getta luce su un complesso sistema di estorsioni e gestione illecita di risorse volto a sostenere le famiglie dei detenuti.
Le accuse mosse agli indagati, membri di spicco del clan Mallardo, abbracciano una pluralità di reati gravissimi: associazione di tipo mafioso, estorsione aggravata, detenzione e porto illegale di armi da fuoco.
L’associazione mafiosa, elemento cardine dell’accusa, evidenzia come i soggetti abbiano operato non come singoli malviventi, ma come parte integrante di un’organizzazione gerarchica e strutturata, capace di esercitare controllo e condizionamento sul tessuto economico e sociale di Giugliano.
Le estorsioni, condotte con la forza e la minaccia armata, non erano semplicemente un’attività delittuosa occasionale, ma una fonte sistematica di reddito destinata a finanziare il mantenimento delle famiglie degli affiliati detenuti.
Le indagini hanno rivelato un meccanismo perverso: una cassa comune, alimentata dai proventi delle estorsioni, distribuiva mensilmente degli stipendi ai familiari dei mafiosi incarcerati.
Questo sistema, volto a garantire la fedeltà e la “continuità” dell’organizzazione anche dietro le sbarre, rappresenta una delle componenti più inquietanti di questa vicenda.

L’operazione testimonia la capacità della criminalità organizzata di perpetuare la propria influenza attraverso il sostegno economico alle famiglie dei propri membri, creando un legame perverso tra la detenzione e la continuazione delle attività illecite.

Il reperimento delle armi, inoltre, sottolinea la violenza intrinseca all’organizzazione e la sua capacità di intimidazione nei confronti di commercianti e imprenditori locali.

L’inchiesta, in corso, mira ora a ricostruire completamente le dinamiche interne al clan, identificando tutti i responsabili e tracciando i flussi finanziari illeciti.
Il caso evidenzia la necessità di un impegno costante e coordinato delle forze dell’ordine e della magistratura per contrastare efficacemente il fenomeno mafioso e proteggere i cittadini da un’organizzazione che mira a condizionare la vita economica e sociale del territorio.

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