A Roma, in un evento che segna la conclusione delle celebrazioni per il 160° anniversario dell’istituzione del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, è stato presentato il calendario istituzionale del 2026.
La cerimonia, un momento di riflessione e di sguardo al futuro, ha visto la partecipazione di figure apicali, tra cui il Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e l’Ammiraglio Sergio Liardo, Comandante Generale della Guardia Costiera, affiancati da rappresentanti dei comandi territoriali.
L’occasione non si è limitata alla mera presentazione del calendario; è stata un’opportunità per illuminare, attraverso testimonianze dirette, la complessa e cruciale missione svolta quotidianamente dagli uomini e dalle donne della Guardia Costiera.
Uno spaccato particolarmente toccante è stato offerto dall’esperienza del Sottufficiale Emanuele Santi e dell’equipaggio dell’idroambulanza di Ischia.
L’episodio narrato incarna l’essenza del servizio di soccorso in mare: un intervento tempestivo e audace, compiuto in condizioni meteorologiche avverse – forti venti che resero impossibile l’intervento aereo del 118 – per trasportare una turista anziana, colpita da un infarto durante la sua vacanza.
La decisione di procedere con l’idroambulanza, nonostante le difficoltà, si è rivelata salvifica.
Il trasporto rapido e sicuro della donna verso terraferma, e il successivo ricovero in un reparto specializzato di una struttura ospedaliera di Pozzuoli, hanno permesso di garantirle le cure mediche necessarie, restituendole alla vita.
L’intervento, un esempio di professionalità, competenza e spirito di abnegazione, testimonia come la Guardia Costiera sia spesso l’ultima risorsa in situazioni di emergenza.
Un momento di profonda emozione è stato il ringraziamento espresso dalla figlia della paziente, salita sul palco per riconoscere pubblicamente il debito di gratitudine nei confronti degli uomini e delle donne della Guardia Costiera.
La donna ha voluto sottolineare come l’equipaggio dell’idroambulanza, insieme al medico e all’infermiere a bordo, abbiano agito come veri e propri angeli custodi, assicurando alla madre una seconda possibilità.
L’evento ha rappresentato non solo una celebrazione del passato, ma anche una promessa di continuare a garantire sicurezza e soccorso nelle acque territoriali italiane, con l’impegno a raccontare le storie di coraggio e dedizione che animano il Corpo delle Capitanerie di Porto.






