La Compagnia di Tortona, corpo specializzato della Guardia di Finanza operante nella provincia di Alessandria, ha compiuto una significativa azione di solidarietà, devolvendo un quantitativo considerevole di abbigliamento – precisamente 352 giubbini di varie misure e design – all’Associazione Amici Volontari del Sovrano Ordine Militare di Malta, rappresentata dal Reverendissimo Don Fulvio Berti.
La donazione, che trascende una semplice operazione di trasferimento di beni, rappresenta il coronamento di un percorso legale complesso, iniziato con il sequestro dei capi di abbigliamento a seguito di accertamenti che ne avevano rivelato l’origine contraffatta.
L’operazione, regolata e autorizzata dall’autorità giudiziaria competente, segna una trasformazione radicale del destino di questi articoli.
Inizialmente destinati a rafforzare l’illecito commercio di prodotti falsi, alimentando un mercato nero che danneggia l’economia legale e, spesso, è collegato ad altre attività criminali, i giubbini trovano ora una nuova, nobile destinazione.
L’Associazione Amici Volontari del Sovrano Ordine Militare di Malta, impegnata in attività di assistenza umanitaria e soccorso in aree geografiche flagellate da conflitti armati, disastri naturali e situazioni di emergenza, utilizzerà l’abbigliamento per sostenere progetti di solidarietà.
Si tratta di un’azione concreta volta a fornire un aiuto essenziale a popolazioni vulnerabili, offrendo protezione e dignità in contesti di profonda difficoltà.
Questa iniziativa sottolinea come l’azione di contrasto alle attività illegali, come la contraffazione, possa generare benefici tangibili per la comunità.
La Guardia di Finanza, con la sua azione di prevenzione e repressione dei reati, non solo tutela il mercato legale e il rispetto delle normative, ma contribuisce attivamente alla promozione della solidarietà e dell’aiuto umanitario, trasformando beni sequestrati in strumenti di speranza e supporto per chi si trova in condizioni di bisogno.
L’atto di donazione si configura quindi come un esempio virtuoso di come la giustizia, attraverso un percorso legale e autorizzato, possa dare una seconda opportunità a oggetti destinati all’oblio, trasformandoli in un segno concreto di aiuto fraterno.







