Il Gran Carro di Bolsena: un villaggio sommerso tra storia e futuro.

Il Gran Carro di Bolsena, testimonianza sommersa di un’epoca remota, emerge oggi dalla sua lunga quiescenza grazie a un intervento di restauro e valorizzazione che ne fa un esempio virtuoso di archeologia subacquea e turismo sostenibile.
Finanziato dal Ministero della Cultura e dal Ministero del Turismo nell’ambito del Pnrr – Caput Mundi, il progetto non si limita alla semplice conservazione del sito, ma ambisce a creare una connessione profonda tra il patrimonio sommerso e il pubblico, superando le barriere fisiche e cognitive.

Il complesso archeologico, immerso a profondità contenute (tra i 2 e i 4 metri) e facilmente raggiungibile dalla riva, offre una prospettiva unica sulla vita della comunità del Bronzo Finale, circa 3500 anni fa.
La sua eccezionale condizione di conservazione permette di intravedere le fondamenta di palafitte e strutture rituali, un vero e proprio villaggio preistorico inghiottito dalle acque del lago.
Questo sito non è solo un reperto storico; è una finestra aperta su un passato lontano, un microcosmo di società, credenze e pratiche quotidiane.

Il progetto di valorizzazione si articola in due direttrici principali: la salvaguardia e lo studio continuo del sito archeologico, e la creazione di un’esperienza di visita fruibile e inclusiva.
L’area di cantiere, dedicata alle attività subacquee della Soprintendenza, si integra con un percorso dedicato all’accoglienza e all’informazione del pubblico.

Gli interventi realizzati sono molteplici e mirati.

La messa in sicurezza e il restauro dei manufatti lignei e ceramici preservano la fragilità del patrimonio, mentre l’implementazione di un percorso subacqueo accessibile a persone non vedenti rappresenta un passo significativo verso l’inclusività culturale.
L’introduzione di un percorso di snorkeling, osservabile anche da imbarcazioni a fondo trasparente, permette di fruire del sito anche a chi non pratica immersioni.
L’illuminazione serale del complesso archeologico ne esalta la bellezza e crea un’atmosfera suggestiva, mentre un plastico in resina offre una rappresentazione tangibile dell’intero insediamento.
Un rilievo fotogrammetrico completo ha generato un modello tridimensionale del sito, che, unitamente a un tour virtuale accessibile da qualsiasi dispositivo digitale, permette una fruizione a distanza.

Questo strumento innovativo connette il pubblico con l’esposizione museale a terra e con il Museo Territoriale del Lago di Bolsena, ampliando l’offerta culturale e promuovendo un’esperienza immersiva e interattiva.

Il Gran Carro di Bolsena si configura quindi non solo come un sito archeologico di pregio, ma anche come un modello di gestione sostenibile del patrimonio sommerso, capace di coniugare ricerca scientifica, fruizione pubblica e sviluppo turistico responsabile.

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