Alle ore quattordici di oggi, un incendio di considerevole intensità ha scosso la tranquilla comunità di Rio Bianco, incastonata nel pittoresco scenario della Val d’Aurina.
La situazione, prontamente affrontata dai Vigili del Fuoco, ha visto le fiamme divampare sulla copertura di un’abitazione, generando una densa coltre di fumo che ha avvolto l’area.
Le indagini preliminari suggeriscono che la causa più probabile dell’incendio sia da ricondurre a un surriscaldamento anomalo della canna fumaria, un evento purtroppo non infrequente nelle abitazioni silenziose e ben riscaldate tipiche di queste valli alpine, soprattutto durante le giornate più fredde.
Il calore eccessivo, non adeguatamente dissipato, potrebbe aver innescato la combustione di materiali facilmente infiammabili presenti nelle immediate vicinanze, come residui di fuliggine o legname.
La rapidità di intervento dei Vigili del Fuoco, coordinati sul posto, è stata cruciale per limitare i danni strutturali e prevenire un’escalation del rogo.
L’utilizzo di tecniche di spegnimento avanzate, unite alla precisione nella valutazione dei rischi, ha permesso di domare le fiamme in tempi relativamente brevi, evitando il coinvolgimento di edifici limitrofi e la potenziale propagazione dell’incendio a tutta la frazione.
Un aspetto particolarmente preoccupante è stato l’impatto del fumo denso e acre sulla salute dei residenti.
La sostanza, ricca di particolato e gas tossici, ha causato sintomi di lieve intossicazione in cinque persone, che sono state prontamente soccorse e trasportate in ospedale per accertamenti e cure del caso.
Tra i sintomi riscontrati vi rientrano difficoltà respiratorie, vertigini e irritazione delle vie respiratorie superiori.
Si raccomanda, in queste situazioni, la massima cautela e l’immediato ricorso a mascherine protettive per limitare l’inalazione di fumo.
L’episodio di Rio Bianco ripropone l’importanza fondamentale della manutenzione periodica degli impianti di riscaldamento, in particolare delle canne fumarie, per prevenire incendi e proteggere la salute della popolazione.
La formazione di depositi di fuliggine, se non rimossi regolarmente, può ostacolare la corretta evacuazione dei fumi e aumentare il rischio di surriscaldamento e incendio.
Si consiglia, inoltre, di installare rilevatori di fumo all’interno delle abitazioni, strumenti in grado di segnalare tempestivamente la presenza di fumo e consentire un’evacuazione sicura.
Il caso di Rio Bianco serve da monito, ricordando l’importanza della prevenzione e della vigilanza costante per garantire la sicurezza delle nostre case e delle nostre comunità.







