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lunedì 17 Novembre 2025

Instabilità Mediterraneo: Tempeste in Arrivo e Clima in Cambiamento

Un’anomalia sinottica di notevole impatto sta per innescare un periodo meteorologico caratterizzato da una marcata dinamicità e con elevato potenziale di manifestazioni atmosferiche intense.
L’instabilità, alimentata da una complessa interazione tra fattori oceanici e correnti aereo-dinamiche, si preannuncia come una fase di transizione verso condizioni più invernali, ma con un’impronta decisamente temperata dalle temperature marine anomale.
La cosiddetta “apertura della porta atlantica” non rappresenta un evento casuale, bensì una conseguenza di variazioni nel regime di circolazione atmosferica globale.

In questo contesto, il flusso occidentale, generalmente mitigato dalla presenza di sistemi anticiclonici stabili, si trova a intensificarsi e a svilupparsi quasi ininterrotto, convogliando masse d’aria umide e instabili verso il continente europeo e, in particolare, verso il Mediterraneo.

Questo fenomeno, lungi dall’essere un semplice cambiamento, riflette una redistribuzione dell’energia nel sistema climatico.
Il Mediterraneo, risentendo degli effetti del cambiamento climatico, presenta temperature superficiali significativamente superiori alle medie stagionali (circa 2-3°C), costituendo una fonte di energia latente e un fattore destabilizzante cruciale.
Questo surplus termico, tradotto in un aumento dell’evaporazione, fornisce l’energia necessaria per la formazione di sistemi temporaleschi di elevata intensità, amplificando il potenziale distruttivo delle perturbazioni in arrivo.
Domenica 16 novembre segnerà l’ingresso delle prime avanguardie di questa ondata di instabilità, preludio alla genesi di un ciclone mediterraneo che, nutrito dalle acque calde, si intensificherà rapidamente.

Le province di Genova e Imperia, in Liguria, saranno le più esposte, con previsioni di piogge concentrate e localmente eccezionali, potenzialmente superiori a 150 mm in brevi intervalli di tempo, con conseguenze significative per il territorio.
L’evoluzione del fronte instabile vedrà un progressivo spostamento verso est, coinvolgendo anche Toscana e Friuli Venezia Giulia, con precipitazioni persistenti e a carattere convettivo, accentuate da forti raffiche di vento.
Nelle regioni alpine, l’aumento delle precipitazioni si manifesterà anche sotto forma di nevicate oltre i 1800-1900 metri.
L’apertura della “porta atlantica” si protrarrà per l’intera settimana successiva, favorendo il transito di ulteriori perturbazioni.

Tra lunedì 17 e martedì 18 novembre, un insidioso vortice mediterraneo, spinto dalle correnti umide oceaniche, interesserà il Triveneto, le regioni del Centro-Sud e le isole maggiori, con precipitazioni diffuse e a tratti intensificate.

A partire da mercoledì 19, tuttavia, si assisterà ad un cambiamento significativo: un’irruzione di aria fredda proveniente dal Nord Europa innescherà un deciso calo delle temperature sulle regioni settentrionali, segnando una progressiva transizione verso condizioni invernali più consolidate.
L’interazione tra queste masse d’aria fredda e l’umidità residua proveniente dall’Atlantico potrebbe generare ulteriori fenomeni instabili, sebbene con temperature più basse.

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