martedì 12 Agosto 2025
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Intossicazione da broccoli: sequestro nazionale e indagine per omicidio

La Procura della Repubblica di Paola ha avviato un’indagine complessa e urgente, disposta il sequestro preventivo su scala nazionale di un prodotto alimentare, presumibilmente broccoli, in seguito a un episodio di intossicazione botulinica che ha colpito la regione cosentina, provocando un decesso e nove ricoveri ospedalieri.
La vittima, Luigi di Sarno, un turista napoletano di 52 anni, ha perso la vita in circostanze drammatiche, mentre altri nove individui, tra cui un minore, necessitano di cure mediche in strutture sanitarie locali.
L’inchiesta, coordinata dal procuratore capo Domenico Fiordalisi, si concentra su due reati specifici: l’omicidio preterintenzionale derivante da un’altra fattispecie criminosa e la commercializzazione di sostanze alimentari in grado di arrecare danni alla salute.

Gli inquirenti stanno valutando con attenzione la catena di responsabilità, estendendo le indagini anche al presunto coinvolgimento di operatori sanitari, in particolare per accertare la corretta gestione del caso clinico della vittima, il quale si era inizialmente rivolto a una clinica privata a Belvedere Marittimo.
Il sequestro del prodotto alimentare mira a determinare l’estensione della contaminazione, verificando se l’evento critico abbia interessato altre confezioni o se la contaminazione sia stata limitata al punto vendita specifico.

I Carabinieri del Nucleo Anti-frodi (NAS) sono impegnati in una scrupolosa attività di controllo e analisi, mentre l’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza sta eseguendo esami approfonditi sui prodotti rinvenuti all’interno del food truck, anch’esso sottoposto a sequestro.

Parallelamente, è stata disposta l’autopsia sulla salma della vittima, ricoverata all’ospedale di Lagonegro, al fine di stabilire con certezza le cause del decesso e raccogliere ulteriori elementi utili alle indagini.

Secondo le prime ricostruzioni, la vittima, insieme agli altri ricoverati, aveva consumato un panino presso un food track a Diamante.
Successivamente, aveva manifestato i primi sintomi dell’intossicazione, recandosi a casa, per poi rivolgersi alla clinica privata.

Le sue condizioni si sono poi aggravate lungo il tragitto verso la Campania, portando al decesso prima del soccorso dell’eliambulanza.

Le condizioni dei nove ricoverati sono attualmente considerate stabili, sebbene sette necessitino di cure in terapia intensiva, un minore sia stato ricoverato in pediatria e un altro individuo sia sotto osservazione al pronto soccorso.
Ai cinque pazienti più gravi è stata somministrata antitossina botulinica, inizialmente proveniente da Taranto e successivamente da Roma, mentre ulteriori fiale sono state tenute di scorta per eventuali nuove emergenze.

Gli operatori sanitari sottolineano che i sintomi dell’intossicazione botulinica possono manifestarsi anche a distanza di 72 ore dall’ingestione, rendendo necessario mantenere alta l’attenzione e non escludere la possibilità di ulteriori casi.

L’evento solleva interrogativi sulla sicurezza alimentare e sulla corretta applicazione dei protocolli di controllo e prevenzione, richiedendo un’analisi approfondita della filiera agroalimentare e una maggiore collaborazione tra le istituzioni coinvolte.

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