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mercoledì 12 Novembre 2025

#ioleggoperché: Un Rinascimento delle Biblioteche Scolastiche Italiane

Un’Onda di Storie: #ioleggoperché e il Rinascimento delle Biblioteche Scolastiche ItalianeUn’inattesa inversione di tendenza ha recentemente scosso le classifiche di donazioni librarie: “Il ladro di neve” di Alice Hemming ha soppiantato il celebre “Il Piccolo Principe” di Saint-Exupéry, un segnale tangibile dell’impatto trasformativo del progetto sociale #ioleggoperché.

Questa iniziativa, vera e propria locomotiva culturale, ha ridisegnato il volto delle biblioteche scolastiche in tutta Italia, ponendo le basi per il documentario “Leggere può cambiare tutto”, un racconto a due lustri di impegno dell’Associazione Italiana Editori (AIE), con il sostegno di Pirelli, che celebra un traguardo straordinario: oltre 3,7 milioni di volumi donati a 28.000 scuole, coinvolgendo un esercito di 4.000 librerie e un pubblico studentesco di oltre 4 milioni di giovani lettori.
Il documentario, disponibile in esclusiva su Rai Play fino al 16 novembre, presentato a BookCity, è più di un semplice resoconto: è un’indagine profonda sul potere della lettura e sul ruolo cruciale che le biblioteche scolastiche giocano nella crescita personale e collettiva.
La celebre dicotomia “siamo ciò che mangiamo” si estende, con logica impeccabile, a ciò che leggiamo, confermando l’importanza di curare l’ecosistema letterario che circonda i giovani.
Come sottolinea il presidente di AIE, Innocenzo Cipolletta, la biblioteca scolastica non è un mero contenitore di libri, ma un vero e proprio motore di sviluppo, un laboratorio di idee e un ponte verso il futuro.
L’ambizione è chiara: completare l’opera, raggiungendo tutte le 50.000 scuole italiane.
Il cuore pulsante del progetto si rivela nelle testimonianze che emergono dal documentario.

Sarah Macchiarella, docente della scuola primaria Tito Speri di Milano, evoca una realtà spesso silenziata: per molti bambini, la scuola rappresenta l’unico accesso al mondo delle storie, un’opportunità per placare la sete di conoscenza che li attanaglia.

Questo è il significato più profondo del progetto: colmare un vuoto, offrire un accesso equo alla cultura, abbattere le barriere socio-economiche che spesso separano i giovani dalle opportunità.

Le storie che emergono dalle scuole partecipanti sono esempi illuminanti di come l’accesso ai libri possa generare un’onda di creatività e partecipazione.
La scuola Meucci di Castelfidardo ha dato vita a una trasmissione radiofonica e a un programma di videorecensioni, mentre il Galilei di Roma ha creato corsi di scrittura creativa e aperto le porte della biblioteca all’intera comunità.

Un vero e proprio laboratorio di cittadinanza attiva, dove i giovani imparano a esprimersi, a condividere le proprie passioni e a costruire un futuro più ricco di opportunità.
Come sottolinea il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, l’educazione alla lettura deve essere una priorità assoluta per le istituzioni.
Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, riflette su questo concetto, definendo le biblioteche scolastiche come anelli essenziali di una catena del sapere che deve stringersi sempre più, creando legami duraturi nel tempo.

Un gesto commovente, quello di una signora milanese che, in ricordo della madre, ha donato alla scuola la vetrina di una libreria, testimonia il potere trasgenerazionale della passione per la lettura.

Per Innocenzo Cipolletta, la gioia più grande è poter affermare che un bambino ha scoperto il piacere della lettura grazie a un libro donato attraverso #ioleggoperché, aprendogli le porte verso un futuro pieno di possibilità.

Questo progetto ha profondamente trasformato il modo in cui i giovani approcciano la lettura, trasformando un’esperienza privata in un momento di condivisione e crescita collettiva, capace di unire studenti, insegnanti e intere comunità in un unico, vibrante coro di voci.

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