Konecta: Emergenza Lavoro, Rischio Domino e Appello al Governo

Konecta: Un’Emergenza Socio-Economica che Richiede Intervento Urgente e Strategie di RilancioLa recente comunicazione di Konecta riguardo alla progressiva dislocazione delle attività dalle sedi di Ivrea e Asti verso Torino, con una conseguente perdita di circa 700 posti di lavoro nel canavese, configura un’emergenza socio-economica di rilevanza nazionale che esige un’azione concertata e tempestiva.
La situazione, oltre a impattare direttamente sulle famiglie e sulla comunità locale, rischia di innescare un effetto domino con conseguenze negative sull’indotto e sulla tenuta del tessuto produttivo regionale.
L’annuncio aziendale, percepito come una scelta improvvisa e priva di un’adeguata pianificazione, ha suscitato profonda preoccupazione tra i lavoratori, le rappresentanze sindacali e le istituzioni locali, culminando in un appello formale volto a sollecitare un intervento immediato.

La distanza geografica tra le sedi attuali e il polo torinese, unita alla diffusa precarietà contrattuale, con un’alta percentuale di rapporti di lavoro part-time, rende impraticabile e insostenibile per molti dipendenti lo spostamento quotidiano, alimentando il timore di un’ondata di disoccupazione e di un impoverimento generale del territorio.

L’onorevole Alessandro Giglio Vigna, con una precisa iniziativa politica, ha formalizzato la richiesta di un “tavolo di confronto” che coinvolga attivamente Konecta, i sindacati e le istituzioni competenti a livello regionale e nazionale.

Questo spazio di dialogo, più che una semplice trattativa, dovrebbe rappresentare un laboratorio di idee finalizzato all’elaborazione di soluzioni condivise e sostenibili.

L’interrogazione parlamentare presentata al Ministero delle Imprese e del Made in Italy e al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali mira a sollecitare un intervento governativo che vada oltre la mera constatazione della situazione.
È necessario un’analisi approfondita delle dinamiche aziendali che hanno portato a questa decisione, con particolare attenzione agli aspetti legati alla competitività, all’innovazione tecnologica e alla strategia di sviluppo a lungo termine.
Le possibili soluzioni da esplorare devono essere molteplici e innovative, abbracciando diverse prospettive: dalla riorganizzazione delle attività su più sedi, con un approccio decentralizzato e orientato alla valorizzazione delle competenze locali, all’implementazione diffusa di modelli di lavoro agile e smartworking, in grado di garantire flessibilità e continuità operativa senza compromettere la qualità della vita dei lavoratori.

Un elemento cruciale è la riconversione professionale dei dipendenti coinvolti, attraverso la creazione di percorsi formativi mirati e l’attivazione di partenariati con altre aziende e istituzioni, al fine di favorire l’inserimento in nuovi settori e professioni.
La difesa dei lavoratori Konecta non si limita alla tutela dei posti di lavoro esistenti, ma si proietta verso il futuro, con l’obiettivo di costruire un modello di sviluppo economico più equo, inclusivo e sostenibile, che valorizzi il capitale umano e le risorse locali, promuovendo la coesione sociale e il benessere collettivo.
L’evento rappresenta una sfida complessa, ma anche un’opportunità per ripensare il ruolo delle imprese e delle istituzioni, orientandole verso un futuro di prosperità condivisa.

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