La storica ripresa di La Perla, ora integralmente assorbita nella società La Perla Atelier, controllata da Luxury Holding, segna la conclusione di una complessa e travagliata vicenda sindacale.
Questa operazione, guidata dall’imprenditore americano Peter Kern, figura di spicco nel panorama finanziario globale e precedentemente a capo di Expedia, restituisce alle “Perline”, le abili sarte e artigiane che incarnano il cuore pulsante della maison, al contesto produttivo dello stabilimento bolognese.
L’annuncio, diffuso congiuntamente da Filctem-Cgil Bologna, Uiltec-Uil Emilia-Romagna e Bologna, suggella un accordo che ridisegna il futuro di un marchio iconico.
La vertenza, protrattasi per oltre due anni, ha rappresentato un banco di prova cruciale per la tutela del lavoro e della dignità professionale, trascendendo i confini regionali e coinvolgendo istanze ministeriali, sedi istituzionali nazionali e il Parlamento europeo di Bruxelles.
Più che il mero mantenimento dei posti di lavoro, le maestranze hanno rivendicato il riconoscimento del valore inestimabile di un mestiere antico, radicato in secoli di tradizione e imprescindibile per la produzione di intimo di lusso.
Si è trattato di affermare la centralità del capitale umano, troppo spesso relegato in secondo piano nelle dinamiche del mercato globale.
La vicenda La Perla si configura come un’eccezione significativa in un settore, quello della moda, purtroppo ancora afflitto da problematiche di sfruttamento del lavoro e irregolarità contrattuali.
L’accordo raggiunto testimonia la possibilità di coniugare successo economico e rispetto dei diritti dei lavoratori, garantendo salari equi e condizioni di lavoro dignitose.
Questo modello, in netta contrapposizione alle pratiche spesso diffuse, indica una via alternativa per la crescita sostenibile e responsabile del settore.
L’avvio della fase di rilancio aziendale si basa su un patrimonio umano di ineguagliabile valore.
Le sarte, custodi di un savoir-faire tramandato di generazione in generazione, rappresentano la linfa vitale dell’azienda, capaci di imprimere unicità e qualità in ogni creazione.
La nuova gestione eredita, quindi, un’eredità culturale e professionale di straordinaria importanza, ponendo le basi per una nuova era di creatività e innovazione.
I sindacati esprimono profonda gratitudine alle maestranze e alle istituzioni che hanno offerto sostegno e collaborazione durante l’intera durata della complessa vertenza, auspicando che questo accordo possa fungere da esempio virtuoso per l’intera filiera tessile e della moda.






