La Liguria si rivela un mosaico di ecosistemi unici, un “Eden verticale” come magistralmente descritto dallo scrittore Francesco Biamonti, dove l’imponente verticalità del territorio, un susseguirsi di valli profonde e cime scoscese, convive armoniosamente con la trasparenza cristallina del Mar Ligure.
Preservare questa straordinaria ricchezza naturale, culturale e sociale rappresenta un impegno imprescindibile, un dovere verso le comunità locali, l’ambiente stesso e il futuro delle prossime generazioni.
Questa visione animata è il cuore pulsante della presentazione dei calendari e bugiardini 2026 dei parchi liguri, un’occasione celebrativa resa ancora più significativa da due importanti milestone: l’acquisizione della “Carta europea del turismo sostenibile” per il Parco naturale regionale dell’Antola e il traguardo dei trent’anni di attività dei parchi naturali regionali liguri.
L’iniziativa, nata con l’ambizioso obiettivo di valorizzare il patrimonio ligure in tutte le sue sfaccettature, trascende la mera pubblicazione per diventare un potente strumento di narrazione, capace di veicolare l’identità profonda del territorio.
Ogni immagine, ogni parola, contribuisce a restituire la complessità di una Liguria ricca di paesaggi mozzafiato, biodiversità sorprendente, memoria rurale radicata e comunità locali che custodiscono con passione e dedizione le proprie tradizioni e i propri territori.
I parchi naturali, in questa visione, emergono come veri e propri motori di sviluppo locale, custodi imprescindibili della biodiversità e punti di riferimento cruciali per un turismo responsabile e consapevole, capace di generare un impatto positivo sull’ambiente e sulle comunità.
Promuoverli significa rafforzare l’identità dei borghi dell’entroterra, sostenere le filiere agroalimentari locali e trasmettere alle nuove generazioni un’eredità di bellezza e di valori.
L’edizione 2026, ispirata dal concept “patrimonio vivo da custodire”, approfondisce questa visione attraverso temi iconici specifici per ciascun parco: dalle tradizioni culinarie legate alla “cucina bianca” e dagli alpeggi delle Alpi Liguri, all’imponente presenza dei castelli e delle antiche vie storiche che caratterizzano l’Antola, passando per l’intreccio tra arte, natura e biodiversità che anima il Parco dell’Aveto.
Il Parco di Montemarcello-Magra-Vara celebra la potenza dei paesaggi fluviali e la grandiosità dei panorami aperti, mentre il Parco di Portofino esalta la sua vocazione artistica, legata alla pittura d’autore, e la sua posizione privilegiata nel cuore del promontorio mediterraneo.
Questa narrazione corale, che intesse fili di connessione tra natura, cultura e comunità locali, si configura come un affresco identitario che ne esprime la ricchezza e la complessità.
L’evento di presentazione ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, presidenti, direttori e amministratori locali, insieme a membri di Federparchi e dei singoli parchi, per illustrare le nuove pubblicazioni, presentare le progettualità in corso e condividere i riconoscimenti ottenuti nel corso del 2025, consolidando il ruolo dei parchi liguri come presidi fondamentali per la sostenibilità e la promozione del territorio.






