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mercoledì 19 Novembre 2025

Lombardia: Via al progetto di legge per i Data Center

La Lombardia si appresta a definire un quadro normativo di riferimento per l’insediamento dei Data Center, con l’approvazione di un Progetto di Legge presentato dalla Regione.
L’iniziativa, promossa dal Presidente Attilio Fontana, mira a colmare una lacuna legislativa di rilevanza sia a livello nazionale che regionale, riconoscendo il ruolo strategico di questi centri di elaborazione dati nell’economia digitale contemporanea.

La Regione Lombardia si configura come polo di attrazione primaria per gli investimenti nel settore, concentrando oltre il 60% delle richieste di insediamento di Data Center a livello nazionale.

Questa leadership, pur rappresentando un’opportunità di crescita economica e tecnologica, solleva interrogativi cruciali legati alla sostenibilità ambientale.

La natura intrinsecamente energivora di queste infrastrutture, unitamente all’elevato consumo di risorse idriche necessarie per il raffreddamento, impone un approccio responsabile e lungimirante.

Il Progetto di Legge si propone di orchestrare un coordinamento efficace tra le diverse istituzioni coinvolte, definendo tempistiche chiare e assicurando uniformità nell’applicazione delle normative urbanistiche sul territorio regionale.
Un elemento centrale è la gestione proattiva del consumo energetico, con l’obiettivo di contrastare pratiche speculative e promuovere l’integrazione di fonti di energia rinnovabile.

Si incoraggia attivamente il riutilizzo del calore generato, favorendo alternative all’utilizzo di acqua per il raffreddamento, e si pone una forte disincentivazione sull’utilizzo del suolo agricolo, prevedendo un contributo di costruzione dedicato a progetti di riqualificazione urbana e territoriale.

La legge si pone come risposta a una crescente complessità: la necessità di bilanciare lo sviluppo economico con la tutela dell’ambiente e la pianificazione territoriale.

In attesa di una regolamentazione nazionale, la Regione Lombardia intende anticipare i tempi, definendo un sistema di governance che eviti conflitti nell’attuazione dei progetti, tenendo conto dell’impatto sullo sviluppo urbanistico, sulla conservazione delle aree verdi, sulla disponibilità di terreni destinati all’agricoltura e sulle esigenze del tessuto economico regionale.

Il provvedimento si articola in dieci articoli e aspira a creare un ecosistema favorevole all’innovazione digitale, nel rispetto dei principi di sostenibilità e responsabilità sociale.

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