Il ritorno di Luca Carboni sui palcoscenici italiani, un evento atteso con trepidazione dopo un periodo di pausa dedicato alla salute, si arricchisce di una nuova, significativa tappa: il 20 aprile 2026 a Bologna.
Questo appuntamento si configura come un capitolo ulteriore del tour ‘Rio Ari O Live’, un’esperienza performativa che ha debuttato l’11 novembre scorso all’Unipol Forum di Assago, Milano, e che ha visto l’artista condividere il palco con colleghi di grande spessore come Elisa, Cesare Cremonini e Jovanotti, a testimonianza della sua influenza e della sua capacità di creare connessioni artistiche trasversali.
L’annuncio di questa data bolognese, che si aggiunge agli appuntamenti del 24 gennaio (già sold out) e del 19 aprile (in rapida corsa verso il tutto esaurito), sottolinea il legame indissolubile tra Carboni e la sua città natale.
Bologna, per l’artista, non è solo un luogo di nascita, ma un vero e proprio punto di riferimento emotivo e culturale, un terreno fertile per la sua creatività e un interlocutore privilegiato con il suo pubblico.
I biglietti per la nuova data sono disponibili a partire dalle ore 18 di oggi attraverso i canali di vendita Ticketone e presso i consueti punti autorizzati, a conferma dell’entusiasmo del pubblico e della forte attesa per lo spettacolo.
Un’ulteriore data è stata fissata per il 12 marzo al Palazzo dello Sport di Roma, ampliando ulteriormente il raggio del tour.
‘Rio Ari O’, il titolo evocativo dello spettacolo, rappresenta un ritorno alle origini, un tuffo nel suono primordiale della voce di Carboni, precedente persino alla composizione di ‘Ci stiamo sbagliando ragazzi’, brano iconico che ha aperto il suo debutto discografico nel 1984.
Quel suono, crudo e autentico, è diventato un vero e proprio marchio distintivo, un simbolo dell’identità artistica dell’artista, un invito a riscoprire le radici e a ritrovare la connessione con l’essenza della musica.
Il legame affettivo tra Luca Carboni e Bologna si manifesta in maniera tangibile anche attraverso l’illuminazione suggestiva di via Indipendenza, dove le luminarie proiettano versi tratti da “Bologna è una regola”, una canzone che celebra con profonda tenerezza l’identità unica e irripetibile della città, un inno all’amore per le sue tradizioni e al senso di appartenenza che lega i suoi abitanti.
Questo gesto simbolico rafforza l’immagine di Carboni come artista profondamente legato al suo territorio, capace di interpretare e celebrare lo spirito di Bologna.






